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Adunata nazionale alpini 2020, sabato il grande giorno: si vota la città, Verona in lizza

L'esito della consultazione tra i 24 consiglieri che stabiliranno la città italiana che nel 2020 ospiterà l'Adunata nazionale degli alpini, dovrebbe giungere intorno a mezzogiorno sabato 10 novembre. Presidente Ana Verona Bertagnoli: «C'è grande ansia e trepidazione»

Gli alpini in piazza Bra a Verona

L’attesa è finita. Ancora poche ore e si saprà se la 93ª Adunata nazionale degli Alpini nel 2020 verrà ospitata a Verona. Domani mattina a Milano si riunisce il consiglio nazionale dell’ANA: all’ordine del giorno la votazione per l’Adunata 2020. I 24 consiglieri nazionali, cui si aggiungerà il voto del presidente Sebastiano Favero qualora si delineasse una situazione di assoluto pareggio (12 a 12), sono chiamati a scegliere la città che avrà l’onore di ospitare il 93° raduno dei quattro raggruppamenti dell’ANA che rappresentano tutte le Regioni e circa 400mila uomini.

Le candidate sono Verona, Rimini e Torino. Il cronoprogramma delle operazioni è serrato. Alle 10, con 15 minuti a disposizione per ciascuna città, saranno illustrate le candidature da parte dei presidenti delle relative sezioni in lizza. Si procede in ordine alfabetico e il presidente dell’Ana Verona Luciano Bertagnoli sarà dunque l’ultimo a intervenire, poco prima delle 11, dopo i colleghi di Rimini e Torino. A seguire, e a porte chiuse, la votazione. Il verdetto, dunque, dovrebbe presumibilmente arrivare entro l’ora di pranzo.

«Grande trepidazione e ansia in continuo aumento. Ho il compito di illustrare al meglio la candidatura della nostra città», è il commento di Bertagnoli alla vigilia del voto, dalla sede dell’Ana di via del Pontiere che in questi giorni è stata punto di coordinamento per i 400 volontari mobilitati per l’emergenza maltempo prima sul territorio e poi, una volta terminata l’allerta locale, partiti per prestare soccorso nell’Agordino flagellato da acqua e vento.

Non solo le sezioni veronesi dell’Ana, dunque, che contano 200 gruppi e oltre 22mila soci, ma tutto il territorio è col fiato sospeso. A favore dell’Adunata 2020 in città, infatti, nei mesi scorsi si sono via via schierati tutti i 98 comuni della Provincia oltre ai gruppi del Mantovano iscritti alla sezione scaligera. Lo stesso sindaco del Comune capoluogo Federico Sboarina ha più volte dichiarato che «Verona è pronta ad aprire i cancelli dell’Arena per l’evento principale dell'Adunata» e che l’intera città «è pronta, con tutte le sue bellezze storico-artistiche e paesaggistiche ad ospitare gli Alpini d’Italia». Di più: sostegno ufficiale è arrivato anche dai rappresentanti del Terzo raggruppamento che fa capo a Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, le cui sezioni rappresentano circa il 40% di tutte le Penne Nere d’Italia.

Del resto, il 2020 è un anno significativo per gli alpini veronesi. Risale a 30 anni fa l’ultima Adunata nazionale ospitata entro le Mura: era il 13 maggio del 1990. E ancora, nel 2020 gli alpini festeggiano il centenario della fondazione della sezione scaligera. Un traguardo che tutti sognano di celebrare ai massimi livelli proprio nei giorni dell’Adunata.


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