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Covid, Cgil: «Vaccini subito a badanti e addetti alle pulizie degli ospedali»

Il sindacato, insieme a Cisl e Uil, si è confrontato con l'assessore regionale Lanzarin. Chieste anche maggiori assunzioni ed un congruo periodo di misure per il contenimento dei contagi

Una oss vaccinata contro il Covid

«Risultano poco comprensibili le incertezze che continuano a caratterizzare, al di là della effettiva disponibilità del vaccino, il piano delle vaccinazioni e le modalità di somministrazione delle dosi tra le categorie a rischio». È quanto riferito all'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin dai responsabili della Cgil Veneto, i quali martedì scorso, 5 gennaio, hanno avuto un confronto insieme ai sindacalisti di Cisl e Uil. Tra i temi affrontati, anche il piano predisposto da Regione Veneto per la vaccinazione anti-Covid.
Quello che per la Cgil non è logico è l'esclusione di alcuni lavoratori dalla lista delle categorie prioritarie, categorie che dunque devono essere vaccinate in questa prima fase. «Tanti lavoratori e le tante lavoratrici, al pari del personale sanitario, hanno contatti pericolosi con il ciclo di gestione dell'emergenza Covid, ad esempio il personale dell'igiene ambientale, delle pulizie svolte in appalto nelle strutture sanitarie o gli stessi insegnanti e il personale della scuola, a partire da quella dell'infanzia - ha dichiarato Floriano Zanoni, responsabile dell'area welfare di Cgil Verona - Allo stesso modo non è logico escludere i caregiver, professionali o famigliari, che proteggono le persone più fragili, anziani o non autosufficienti».

I sindacati si sentono comunque confortati dai primi dati sulle somministrazioni del vaccino «ma per arrivare a regime serve uno sforzo organizzativo straordinario e un impegno di tutti gli attori del territorio per promuovere la vaccinazione delle cittadine e dei cittadini - ha aggiunto Zanoni - Servono assunzioni di più medici e personale sanitario e occorre perseguire l'obiettivo della vaccinazione di tutta la popolazione attraverso l’informazione partecipata di cittadini e cittadine, di lavoratori e lavoratrici. Servono trasparenza, informazione adeguata, partecipazione, confronto pubblico diffuso».

Ciò che non conforta, invece, sono i dati dei bollettini quotidiani sull'emergenza coronavirus, secondo cui sembra ancora distante l'obiettivo del contenimento dei contagi. Per questo, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto alla Regione di adottare adeguate misure di contenimento per un periodo congruo.


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