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"Rifiuti Zero" a Gardaland, meno del 7% degli scarti del parco va in discarica

Il parco divertimenti veronesi è stato considerato virtuoso tanto da meritarsi la certificazione del rigido ente Aenor

La consegna a Gardaland della certificazione Aenor

Gardaland Resort è il primo parco divertimenti italiano ad ottenere la certificazione "Rifiuti Zero" di Aenor, ente certificatore tra i dieci più importanti del mondo e riconosciuto in 90 Paesi che individua e certifica le aziende in grado di garantire una gestione virtuosa dei rifiuti massimizzando le azioni di prevenzione e di recupero.

Gardaland è stata considerata azienda virtuosa e ha ottenuto la certificazione Aenor Rifiuti Zero in quanto ha raggiunto, nell’ultimo anno, il traguardo certificato del 93,4% di rifiuti valorizzati sul totale dei rifiuti prodotti contribuendo a dare impulso alla sostenibilità attraverso operazioni di recupero e di economia circolare.
Gardaland Resort nell'aprile del 2019 aveva già azzerato la plastica monouso a favore di materiali compostabili e biodegradabili all’interno dei punti ristorazione del parco. E nel corso del 2022, ha dato priorità allo sviluppo sostenibile concentrandosi anche sul potenziamento della raccolta differenziata, su processi di economia circolare e sulla gestione virtuosa dei rifiuti.

L'analisi di Aenor effettuata su Gardaland è stata estremamente rigida e rigorosa ed ha richiesto la convalida di ogni documento per ogni singolo passaggio della filiera relativa alla gestione dei rifiuti. L’analisi effettuata, nel corso dell’intero anno 2022, ha coinvolto tutto il resort e sono stati presi in considerazione tutte le tipologie di rifiuti derivanti dalla ristorazione, dai negozi, dagli uffici e dalle officine: non solo scarti alimentari, ma anche ad esempio indumenti, scarti dei negozi (come giocattoli rotti, pile, carta e cartone) fino agli oli idraulici e le vernici di manutenzione. Gardaland inoltre ha scelto di gestire attraverso un particolare processo anche il rifiuto indifferenziato destinandolo ad impianti di selezione e cernita spingendo al massimo il recupero dello scarto azzerando quasi completamente il materiale destinato alle discariche.

«Questo prestigioso riconoscimento è stato ottenuto grazie alla collaborazione dell’intera azienda - ha affermato Sabrina de Carvalho, amministratrice di Gardaland - che ha messo in atto una serie di operazioni che hanno permesso ad ogni singolo dipendente e collaboratore di contribuire attivamente alla valorizzazione e riciclaggio dei rifiuti. Questa attività di economia circolare ci ha permesso di estendere gli orizzonti e aprire nuove collaborazioni conseguendo non solo obiettivi ambientali ma anche sociali».

In uno dei tanti progetti di recupero, infatit, Gardaland ha anche coinvolto una cooperativa sociale impegnata in attività di inclusione lavorativa di soggetti fragili, con la quale ha sviluppato un progetto volto al riutilizzo delle divise dismesse del parco. Un’attività sociale che ha permesso che le divise, così come gli scarti dei negozi, fossero selezionate e riutilizzate inserendole nel circuito del commercio equo solidale. In questo modo un potenziale scarto è stato intercettato prima che diventasse rifiuto e inserito in un processo di economia circolare.

«Interessante il lavoro qualitativo fatto da Gardaland - ha commentato il direttore generale di Aenor Italia Pierpaolo Arca - mi ha colpito la progettualità delle soluzioni di smaltimento attuate. La produzione di rifiuti infatti è una delle sfide ambientali più difficili che la società odierna deve affrontare. I cittadini chiedono che le organizzazioni si allineino ai valori che li riguardano veramente, e la sostenibilità ambientale è senza dubbio uno di questi. Gardaland invia un messaggio forte e chiaro del suo impegno verso le migliori pratiche per recuperare i rifiuti che genera, evitando che vengano smaltiti in discarica e progredendo nella strada verso l'economia circolare».


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