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Nubile, senza figli o parenti prossimi, lascia ricca eredità a Pietro Maso

L'associazione Giustitalia sta cercando Maso perché un'ex professoressa di lettere in pensione della provincia di Salerno gli avrebbe lasciato un patrimonio da centinaia di migliaia di euro, colpita dalla sua storia di redenzione

Pietro Maso (Foto di repertorio)

Pietro Maso è ricercato. Questa volta però non sono le forze dell'ordine a cercarlo, perché non ha fatto nulla di male. Anzi, la sua vita potrebbe cambiare in meglio.
A cercare Pietro Maso è l'associazione Giustitalia per una vicenda di eredità. Pare, infatti, che una donna abbia voluto lasciare a Maso il suo intero patrimonio, stimato in modo ancora approssimativo in 850mila euro.

RICCA EREDITÀ A MASO? QUASI CERTAMENTE È UNA FAKE NEWS

Le iniziali del nome della donna sono G.M., sarebbe una ex professoressa di lettere nata il 24 aprile 1922 in provincia di Salerno. Nubile, senza figli e senza parenti prossimi, il 28 settembre scorso si sarebbe rivolta per fare testamento all'associazione Giustitalia, la quale l'avrebbe assistita in precedenza per gestire una cartella esattoriale Gerit-Equitalia poi sanata. Alla fine del suo testamento olografo, G.M. avrebbe nominato Alessandro Romano dell'associazione Giustitalia come esecutore testamentario. Ma la parte interessante del documento è scritta prima. Si legge, infatti, che l'erede universale del patrimonio di G.M. è Pietro Maso «in ragione del pentimento e del ravvedimento dimostrato, perchè possa rifarsi una nuova vita onesta».

G.M. sarebbe deceduta pochi giorni fa ed ora il testamento deve essere pubblicato entro 30 giorni. Pietro Maso, una volta messo al corrente del testamento, ha tre possibilità: accettare l'eredità, rifiutarla oppure accettare con riserva. Quest'ultima opzione permetterebbe a Maso di conoscere l'esatta entità dell'eredità e poi decidere definitivamente se accettarla. Il patrimonio di G.M., infatti, al momento non sarebbe stato stimato in modo preciso. Per ora si conosce soltanto che l'ex professoressa era in possesso di due conti correnti e di una casa nel Salernitano.

La storia di Pietro Maso, recentemente raccontata da lui stesso in tv, potrebbe dunque arricchirsi di un capitolo inatteso. Il ragazzo di Montecchia di Crosara che ha ucciso i suoi genitori per l'eredità, che è stato condannato ed ha scontato la sua pena in carcere, che ha avuto problemi con la droga, ha minacciato le sorelle e si è disintossicato, il Pietro Maso che, redento, ha scritto a Papa Francesco e che ha ricevuto una telefonata proprio dal pontefice, quel Pietro Maso potrebbe ricevere un'eredità da una perfetta sconosciuta, la quale però sarebbe rimasta colpita proprio dal suo pentimento.
Il condizionale in questo momento infatti è d'obbligo: la nostra redazione ha appreso i dettagli di quanto scritto direttamente dall'associazione Giustitalia, senza riuscire a trovare altri riscontri. 
 


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