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Befana in anticipo per gli ocelot del Parco Natura Viva di Bussolengo

Per Andy e Philippe sono arrivati stracci appesi pieni di paglia, odori e pezzetti di carne da scovare

Stracci appesi pieni di paglia, odori e pezzetti di carne da scovare sono stati il regalo per l'Epifania di di Andy e Philippe, coppia di ocelot ospitata al Parco Natura Viva di Bussolengo.

A 29 anni dalla messa al bando definitivo alla commercializzazione della loro pelliccia, quella degli ocelot è ancora una specie a rischio di estinzione, oggetto anche delle attenzioni da parte dei trafficanti di animali da compagnia. Tra gli anni sessanta e la metà degli ottanta, una sua pelliccia arrivava a valere 40mila dollari e ogni anno venivano uccisi e commercializzati circa 200mila esemplari fino a quando, nel 1990, ne fu vietato definitivamente il commercio a livello globale.

L’ocelot, il più grande tra i felini del genere Leopardus, sopravvisse a quei decenni ma ancora oggi tutte le sue popolazioni risultano in decremento: in Messico e Stati Uniti è classificato come "minacciato" mentre è "vulnerabile" in Colombia, Argentina e nel Brasile esterno all'area amazzonica. E all'alba del 2019, risolto il problema del commercio di pelliccia, ancora non si è trovata una soluzione al commercio illegale di specie esotiche: la bellezza del loro manto maculato e le dimensioni non eccessive li rendono molto richiesti sul mercato nero degli animali da compagnia.

È proprio al temperamento di predatore di Andy e Philip, alla loro profonda complessità di carattere e alla loro totale estraneità alla vita domestica che lo staff del Parco Natura Viva ha dedicato i doni dell’epifania: stracci appesi ripieni di paglia da riuscire ad aprire, pezzetti di carne e odori diversi nascosti tra pacchi e fiocchetti. «È necessario che Andy e Philip, ocelot nati in due parchi zoologici d'Europa, mantengano le competenze tipiche della propria specie - spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva - In questo modo possono esplorare lasciandosi guidare dall'olfatto, gestire gli spazi a disposizione di ognuno, arrampicarsi e nascondersi, ingegnarsi per risolvere un problema».


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