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Verso le olimpiadi Milano-Cortina 2026: a Verona 50 milioni di euro per riqualificare la stazione di Porta Nuova

Incontro in Regione con l'Ass. ai Trasporti Elisa De Berti. Il vicesindaco Luca Zanotto la definisce «un'occasione imperdibile per lo sviluppo intermodale cittadino»

Stazione di Verona Porta Nuova

Si è svolto a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, un incontro convocato dalla Vicepresidente della Regione e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti con l’obiettivo di realizzare un aggiornamento ed un confronto sui progetti di riqualificazione delle stazioni ferroviarie di Venezia-Mestre e Verona Porta Nuova concepite come nuovi hub di mobilità urbana, anche in prospettiva delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di RFI, della Fondazione Milano Cortina 2026 e quelli dei comuni di Venezia e Verona.

Fari puntati dunque sulla riqualificazione della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. E sulla realizzazione di una nuova porta di accesso a sud, direttamente all'interno del futuro "Central Park". Un collegamento strategico anche per le grandi manifestazioni fieristiche. Il progetto è stato al centro dell'incontro che si è tenuto, ieri, in Regione. A Venezia gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala e ai Trasporti Luca Zanotto hanno infatti incontrato il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti, che ha voluto attivare un tavolo di coordinamento per lo studio di fattibilità del nuovo hub di mobilità urbana.

Verona come Venezia, altra stazione ferroviaria interessata dai lavori sarà quella di Mestre. Il valore degli investimenti previsti per gli interventi corrisponde a 50 milioni di euro per Verona e 75 milioni per Mestre. «Una occasione imperdibile per lo sviluppo intermodale cittadino – ha detto Zanotto –, oltre che per il miglioramento delle vie di accesso alla città. La riqualificazione della stazione ferroviaria, con un ingresso sud all’interno del futuro Central Park, sarà una vera e propria svolta. Per la mobilità cittadina ma anche per i grandi eventi e le fiere. Incrementeremo così l’interconnessione verso il centro storico e la fiera, rendendo sempre più efficienti i servizi di trasporto pubblico al fine di diminuire il traffico cittadino».

«Si intreccia a Verona sud il futuro della sviluppo urbano della città – ha aggiunto Segala -. Central Park, Alta Velocità e ora la nuova stazione ferroviaria che avrà una porta di accesso a sud. Un intervento focale anche in vista delle Olimpiadi 2026 che vedranno la nostra città al centro degli eventi tra Milano e Cortina». L’incontro si è concluso con la previsione di una serie di riunioni periodiche di aggiornamento che consentiranno, dopo la presentazione del progetto di fattibilità tecnico-economica, di procedere ad una condivisione costante con i Comuni coinvolti. 

«Le stazioni ferroviarie di Venezia-Mestre e Verona Porta Nuova rappresentano due snodi fondamentali in vista dell’appuntamento del 2026. In previsione di un afflusso consistente di persone, si dovrà concretizzare un’integrazione di tutte le modalità di trasporto ed un coordinamento per far sì che l’arrivo a Cortina possa realizzarsi con precisione e puntualità - ha affermato la Vicepresidente De Berti - Venezia-Mestre e Verona hanno un ruolo strategico che prescinde tuttavia dalle Olimpiadi e che si inserisce in un contesto più generale, che impone per Mestre un dimensionamento dello scalo adeguato al numero di utenti notevolmente aumentato negli anni, e per Verona una considerazione di respiro ancora diverso, legata alla realizzazione dell’Alta Velocità».


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