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Alla Spreafico lo sciopero va avanti, lavoratori chiedono udienza al prefetto

L'azienda ha esternalizzato le funzioni del magazzino e della cernita della frutta e la nuova cooperativa che se ne dovrà occupare vuole cambiare inquadramento contrattuale ai lavoratori. «Proposta irricevibile», per Cgil Verona

Lavoratori in sciopero alla Spreafico

Continua lo sciopero alla Spreafico di Povegliano Veronese. «Lavoratrici e lavoratori stanno resistendo alla pretesa della cooperativa entrante di creare marginalità economica abbassando tutele e stipendi con il cambio dell'inquadramento contrattuale, da ortofrutticoli-agrumari a multiservizi», fa sapere la Cgil veronese.

La protesta è partita giovedì scorso ed è nata dall'ennesimo cambio di appalto. La Spreafico ha infatti esternalizzato alcune funzioni a delle cooperative. E per aumentare il proprio margine di guadagno, la cooperativa che ha vinto l'appalto per occuparsi del magazzino e della cernita della frutta intende modificare il contratto di 35 lavoratori e lavoratrici. La cooperativa in questione è la San Martino Servizi di Piacenza e venerdì scorso ha preso contatti con il sindacato, senza però mostrare l'intenzione di fare dei passi indietro. «La sua pretesa è irricevibile dalla parte sindacale - ha fatto sapere Cgil Verona - Nel frattempo la cooperativa uscente, intenzionata ad abbandonare l’appalto del magazzino e delle linee di produzione sta disponendo trasferimenti tra le lavoratrici e i lavoratori. Colpi bassi di una manovra a tenaglia che cerca di fiaccare la resistenza».

Attraverso i propri rappresentanti sindacali, i lavoratori, in gran parte donne e in gran parte di origine straniera, hanno chiesto udienza al prefetto di Verona Donato Cafagna nella speranza di riuscire a dirimere la vertenza in senso equo. Per i dipendenti non è ammissibile che siano loro a fornire alle ditte in appalto i margini che la committenza non è disposta a dare.


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