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Superbeton, altro "No" del TAR: l'attività degli impianti rimane bloccata

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha respinto la domanda di sospensione cautelare promossa dall'azienda di via del Vegron, relativa alla revoca all’autorizzazione rilasciata alla ditta per l’esercizio dell’impianto di Montorio

Superbeton - Immagine d'archivio

Ad inizio del mese di aprile il consigliere di Verona e Sinistra in Comune, Michele Bertucco, aveva comunicato la decisione del TAR di respingere il ricorso di Superbeton Spa, che chiedeva un forte risarcimento alla Provincia di Verona, che ne aveva fermato l'attività. 
Alla fine dello stesso mese è il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto ha espresso il giudizio di merito con il quale ha respinto la domanda di sospensione cautelare promossa dall'azienda di via del Vegron, del provvedimento 273 del 31 gennaio di quest’anno, con cui il dirigente dell’Area Ambiente della Provincia di Verona aveva revocato l’autorizzazione rilasciata alla ditta per l’esercizio dell’impianto di Montorio di recupero di rifiuti inerti non pericolosi e per la produzione di conglomerati bituminosi.
Tra le diverse argomentazioni dell’ordinanza pubblicata il 30 aprile, i giudici hanno rilevato come, contrariamente a quanto sostenuto dalla ricorrente, nell’atto impugnato la Provincia avesse assunto, nelle motivazioni per la revoca, anche la mancata realizzazione degli interventi programmati. In particolare nel provvedimento era stato evidenziato il fatto che la società “non avrebbe compiutamente eseguito gli interventi mitigativi previsti dalla determinazione dirigenziale” 3236 del 2017. Azioni che sarebbero state finalizzate all’eliminazione delle “molestie” legate alle immissioni di odori e rumori.
Inoltre, quanto al carattere migliorativo dell’intervento concretamente realizzato da Superbeton, rispetto a quello che la stessa società ricorrente si era impegnata ad eseguire, il Tar ha evidenziato che tale aspetto avrebbe dovuto essere oggetto di contraddittorio con la Provincia.
La battaglia legale però non sarebbe ancora finita: Superbeton infatti sarebbe pronta a far ricorso al Consiglio di Stato, ma dovrà attendere che la sentenza venga depositata. 


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