Cronaca

Allenatore di calcio in carcere per violenza sessuale sui ragazzini delle sue squadre

Il sessantenne, residente a Verona, è stato portato in carcere dalla Squadra Mobile per violenza sessuale su minore e corruzione di minorenne: l'uomo, sul quale pende già una condanna non definitiva, avrebbe sfruttato il suo ruolo e gli episodi sarebbero iniziati quando il giovane aveva 11 anni

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La sezione che si occupa dei reati contro la persona ed in danno di minori della Squadra Mobile di Verona ha messo fine all'incubo di un giovane nel pomeriggio di mercoledì, dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Verona Paola Vacca, nei confronti di un italiano classe 1961 residente a Verona, accusato di violenza sessuale su minore e corruzione di minorenne ai danni del ragazzo da lui allenato. 
L'uomo inoltre risulta già condannato con sentenza non definitiva nel 2020 per reati della stessa natura, che avrebbe commesso sempre nei confronti di un giovane delle squadre da lui allenate. 

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Verona, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Maria Federica Ormanni, avrebbero fatto emergere che abusava del minore sfruttando proprio il suo ruolo di allenatore della squadra di calcio, offrendogli passaggi in auto per gli allenamenti ed ospitandolo a cena a casa propria. Proprio in queste occasioni l'arrestato avrebbe dapprima instaurato un un rapporto confidenziale, carpendo la fiducia del ragazzo, per indurlo in seguito a compiere atti sessuali, fino a mostrargli video pornografici e a subire rapporti carnali.
Violenze che sarebbero iniziate quando il ragazzino aveva circa 11 anni, per poi protrarsi per anni, anche in pendenza di un precedente processo per condotte analoghe commesse anni prima, sempre ai danni di un ragazzo da lui allenato.

Le indagini sono tutt’ora in corso: la Polizia di Stato infatti non esclude che ci possano essere altri minorenni vittime delle pericolose "attenzioni" dell'allenatore, che sarebbero state messe in pratica grazie al ruolo ricoperto ormai da anni nell’ambito di diverse squadre di calcio giovanili. L’indagato, terminate le formalità di rito è stato condotto nel carcere di Trento, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.


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