Cronaca

Scomparso nelle acque del Garda dopo aver salvato il figlio: trovato il cadavere del 52enne

Il turista inglese, Aran Chada, era stato visto inabissarsi nel lago, nella zona di Limone, il 22 luglio. Il suo corpo è stato rinvenuto a circa 800 metri dalla costa e ad una profondità di 316 metri

Aran Chada in compagnia della moglie - Foto da BresciaToday

È ritrovato nel pomeriggio di martedì dai volontari del Garda, il corpo privo di vita del turista inglese di 52 anni che il 22 luglio era scomparso in acqua: il cadavere si trovava ad una profondità di 316 metri e ad una distanza di 800 metri dalla costa del Comune di Limone, più o meno nella zona in cui era stato visto inabissarsi. Probabilmente l'annegamento di Aran Chada era stato causato da malore, sopraggiunto in seguito al salvataggio compiuto dall'uomo nei confronti del figlio primo genito di 14 anni che si trovava in difficoltà nel Garda. 

Sotto il coordinamento della sala operativa della guardia costiera del lago di Garda, le ricerche avevano immediatamente preso il via dopo l'allarme lanciato dalla moglie al 112. Oltre a quelle della stessa guardia costiera, si sono messe in moto nel unità navali dei vigili del fuoco, della polizia di stato e della guardia di finanza, che insieme ai sommozzatori dei pompieri, dei guardacoste e dei volontari del Garda, muniti di strumentazione di ricerca di profondità con Rov e Sonar, si sono alternati e hanno cooperato in questi giorni alle ricerche di profondità.

Le ricerche si sono interrotte per alcuni giorni già il 22 luglio, a causa delle condizioni meteo della zona che non consentivano l'utilizzo degli strumenti prima citati. Ma proprio grazie a quest'ultimi, nel pomeriggio del 16 agosto i volontari del Garda sono riusciti ad inviduare il cadavere del 52enne inglese: il corpo di Chada è stato rinvenuto all’interno dell’area di ricerca stabilita dalla sala operativa della guardia costiera di Salò. Sul posto al momento del rinvenimento è stata inviata la motovedetta CP 605, il cui equipaggio ha collaborato con in volontari del Garda al recupero della salma. 

Informato il Magistrato di turno della Procura della Repubblica bresciana, è stata autorizzata la liberazione della salma e di conseguenza informati i familiari del turista, attualmente in Inghilterra, per consentire il riconoscimento del proprio congiunto che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni presso l'ospedale di Brescia.


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