Cronaca

Carenza di personale nella sanità veronese. Le Ulss garantiscono assunzioni

Per la Uil nelle strutture sanitarie della provincia servirebbero 384 nuove unità, tra infermieri, OSS e ostetriche. L'Ulss 21 ha concluso la procedura concorsuale per delle prime assunzioni

Gli infermieri veronesi sono pochi e non ce la fanno più. La denuncia della Uil è chiara ed è diretta a chi, amministrando le aziende sanitarie, pensa solo a tagliare, senza rendersi conto dei reali bisogni dei reparti. Il sindacato ha fornito anche i numeri: in tutta la provincia veronese servirebbero per fornire un servizio sanitario adeguato altri 194 infermieri, 145 operatori socio-sanitari, e 45 ostetriche. Il totale fa 384 unità che mancano per coprire colleghi in ferie o in malattia, ma anche per coprire turni e reperibilità. E se questi 384 lavoratori non ci sono, significa maggiore carico per chi lavora nelle strutture sanitarie veronesi e minore qualità del servizio offerto.

Per la Uil, occurre procedere alle assunzioni in particolare nelle strutture dove il personale non può garantire il tempo di assistenza minimo definito dalla Regione e dall'Europa, e invece ancora manca un piano straordinario delle assunzioni. Inoltre, per individuare le strutture più deficitarie erano stati pensati degli osservatori, che nel territorio veronese non sono mai stati attivati. 

A questa denuncia della Uil hanno però prontamente replicato le Aziende Ulss 20 Ulss 21 e Ulss 22 di Verona con una nota in cui si legge: "La Regione Veneto ha già autorizzato le Aziende Sanitarie alle assunzioni del personale infermieristico e OSS sia per coprire le cessazioni avvenute nel 1° semestre, che per sostituire il personale assente per maternità o aspettative a vario titolo".

"Le tre Aziende Ulss 20 Ulss 21 e Ulss 22 - continua la nota - provvederanno alle assunzioni non ancora effettuate. L’Ulss 21 ha concluso la procedura concorsuale per l’assunzione di infermieri. E le tre Aziende hanno anche stipulato un accordo per l’utilizzo della graduatoria e questo permetterà a tutte e tre le aziende di coprire il fabbisogno infermieristico nel breve periodo".

Le Ulss hanno anche risposto direttamente alla Uil scrivendo che l’osservatorio previsto è stato formalmente istituito a novembre presso l’Ulss 21 e sarà presto istituito anche dalle altre Aziende. Inoltre, il sindacato ha anche denunciato che ad alcuni infermieri non è stata garantita la giornata di riposo dopo il turno di notte e che ci sono state modifiche di orari, dovuti appunto alla carenza di personale. Episodi smentiti dalle tre aziende sanitarie scaligere.


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