Cronaca

Prove di salvataggio. Il Soccorso Alpino si esercita in una grotta del Trentino

Oltre 30 tecnici del Soccorso speleologico di Trento, Vicenza e Verona, appartenenti alla VI Delegazione speleo Veneto – Trentino Alto Adige, hanno partecipato all'operazione che si è tenuta all'imbocco della Val d'Ambiez lo scorso fine settimana

Lo scorso fine settimana oltre 30 tecnici del Soccorso speleologico di Trento, Vicenza e Verona, appartenenti alla VI Delegazione speleo Veneto – Trentino Alto Adige, hanno preso parte a un addestramento congiunto, simulando il recupero di un ferito nella Grotta di Collalto, situata all'imbocco della Val d'Ambiez, nel comune di San Lorenzo Dorsino, in provincia di Trento.

Si tratta di una importante cavità, caratterizzata da un primo tratto verticale particolarmente stretto e angusto che immette in una zona di gallerie che portano a ambienti di dimensioni davvero imponenti. È una grotta molto frequentata in inverno: l'unico periodo in cui è transitabile in sicurezza a causa dello scorrimento idrico interno che la rende difficilmente percorribile nelle altre stagioni dell'anno. L’esercitazione è stata incentrata sul recupero di uno speleologo infortunatosi nel primo salone della grotta, ad alcune ore di progressione rispetto all'ingresso, raggiunto, imbarellato e trasportato fino alla base degli stretti pozzi verticali dell'entrata.

Le operazioni sono iniziate nel primissimo pomeriggio di sabato, con l'ingresso della squadra di primo intervento con il necessario per assicurare conforto e cure urgenti all'infortunato e sono proseguite con l'avanzamento progressivo dei tecnici con la barella e il materiale per attrezzare la cavità. Il recupero dell'infortunato, è iniziato nel tardo pomeriggio di sabato ed è proseguito nella nottata. Vista la morfologia della cavità, che si sviluppa nella sua parte principale su gallerie sub-orizzontali, questa esercitazione è stata un'ottima occasione per testare le tecniche di trasporto della barella, da quelle più classiche a quelle più avanzate con l'utilizzo di ancoraggi umani e sicure a uomo, che permettono di ridurre notevolmente i tempi di recupero dell'infortunato. Nel complesso le operazioni sono state portate avanti positivamente dai soccorritori che si sono mossi sempre in sicurezza ed è stata ottima la collaborazione tra i tecnici provenienti dalle varie stazioni.


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