Cronaca

Lavoro in nero, venti operai stanati dalla guardia di finanza

Il titolare dell'azienda di Bussolengo, un 50enne veronese, stato denunciato

Lavoro in nero, venti operai stanati dalla guardia di finanza

La guardia di finanza ha scoperto un capannone nella zona industriale di Bussolengo utilizzato come laboratorio calzaturiero nel quale lavoravano 27 persone, 10 extracomunitari, di cui 20 che lavoravano "in nero". Le attività investigative e di osservazione, condotte dai finanzieri della Tenenza di Peschiera, portatavano all’attenzione un capannone sito nella zona industriale di Bussolengo presso il quale veniva rilevato un continuo movimento di persone apparentemente ingiustificabile.

In collaborazione con funzionari dell’INPS, dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inail di Verona, è stato così effettuato l’intervento all’interno del laboratorio. I primi riscontri hanno permesso di identificare i 27 lavoratori almeno 20 non erano regolarmente assunti. Per un altro lavoratore, irregolare in Italia, è scattato il provvedimento di espulsione, ed è statio condotto al Centro di identificazione di Gradisca di Isonzo, nel Goriziano.

Il titolare dell’attività, un veronese di 50 anni, è stato denunciato per sfruttamento di manodopera clandestina. L'attività è stata poi sospesa ed è stato avviato il procedimento di minuziosa verifica fiscale per conoscere il volume d'affari che l'azienda era riuscita a creare. In corso d'accertamento anche l’eventualità che la ditta commissionaria avesse una parte dei propri lavoratori in cassaintegrazione.


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