Cronaca

Per i giovani la droga comunque attraente

Secondo uno studio della Provincia non basta la consapevolezza che fa male

Per i giovani la droga comunque attraente

I giovani hanno coscienza dei danni che provocano le sostanze stupefacenti ma ne sono attratti. E' un risultato in chiaroscuro quello che è emerso dal progetto "Giovani valori". Un'indagine sui temi della sicurezza, della cultura e della legalità le cui conclusioni sono state presentate stamattina in Provincia dall'assessore alle Politiche giovanili Marco Luciani, assieme a Pietro Madera, psicologo del dipartimento delle dipendenze dell'Ulss 20, e Ferruccio Gaspari, delegato dell'associazione Gli amici di Andrea. Il progetto “Giovani valori”, promosso dall’Unione delle Province Italiane e finanziata dal Ministero della Gioventù, intende avviare un percorso stabile di cooperazione tra Provincia di Verona, Provincia di Vicenza e Comune di Vicenza, sui temi della sicurezza, della cultura della legalità e degli stili di vita positivi. L’obiettivo dell’indagine è stato definire un sistema di valutazione che permettesse di comprendere l’atteggiamento e il comportamento dei giovani, nei confronti dell’uso di droga, alcool, fumo di sigaretta, sostanze dopanti e psicofarmaci, sicurezza stradale, ma anche l’impatto delle attività nel campo della prevenzione delle tossicodipendenze e i bisogni informativi. Dopo la realizzazione del portale www.provinciagiovane.net, l’indagine ha rappresentato la seconda importante concretizzazione del progetto “Giovani valori”. “Da questa indagine - ha spiegato Luciani - sono emersi alcuni dati allarmanti e alcuni più tranquillizzanti. I giovani ben percepiscono i rischi connessi all'uso di droga e alcol, però ne sono comunque attratti, visto che, in media, il campione analizzato sta attraversando la fase di ribellione tipica dei ragazzi di 17-18 anni, durante la quale si è attratti dal proibito. Fortunatamente i giovani sono anche disponibili ad essere condotti in un percorso di ricerca sul tema delle dipendenze e questo mi fa ben sperare dato che si tratta di argomenti che mi stanno molto a cuore”. “Bisogna coinvolgere maggiormente le istituzioni, come le scuole, per informare e prevenire tali comportamenti -ha aggiunto Madera - perché paradossalmente i giovani cercano la trasgressione ma richiedono anche più controlli sia in famiglia che da parte della polizia. Dalla ricerca emerge che i ragazzi preferiscono il dialogo con gli adulti in merito alla questione delle dipendenze, mentre non trovano utili i volantini che spesso vengono loro consegnati”.


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