Cronaca

Fondazione Arena. Per il suo rilancio raccolte in poco tempo oltre 4.000 firme

L'appello è stato lanciato dal notaio Sergio Noto e dall'ex consigliere regionale del PD Roberto Fasoli e contiene quattro punti per la salvaguardia e la modernizzazione della Fondazione

Se i contributi raccolti dall'Art Bonus non avessero già dimostrato la vicinanza dei cittadini alla Fondazione Arena, è partita anche una raccolta firme che secondo i promotori in pochissimi giorni ha avuto oltre 2000 adesioni in rete e almeno altrettante raccolte sui moduli cartacei che stanno circolando in tutti gli ambienti della città e non solo. "Firmano privati cittadini - si legge in una nota - uomini e donne delle più svariate collocazioni ed esperienze, accomunati dalla volontà di contribuire a creare le condizioni per dare un futuro alla Fondazione Arena e ai lavoratori e alle lavoratrici che in essa operano".

A lanciare questa raccolta firme sono stati il notaio Sergio Noto e l'ex consigliere regionale del PD Roberto Fasoli. "Ciò che convince le persone a sottoscrivere l’appello - scrive Fasoli - è lo spirito concreto e propositivo che lo caratterizza. I quattro punti indicati sono molto chiari: stabilità del teatro; integrità del personale nelle sue articolazioni professionali; razionale utilizzo delle potenzialità e costruzione di collaborazioni al livello territoriale e con altre istituzioni culturali; organizzazione più moderna e razionale. Tutto ciò con la finalità di un forte rilancio qualitativo della Fondazione Arena che è il simbolo di Verona nel mondo e contribuisce a garantire sostanziosi introiti anche sul piano economico al nostro territorio".

Per i promotori dell'appello è necessario un accordo ragionevole che parta dalla chiarezza assoluta sulla reale condizione del bilancio, presupposto per ogni azione di risanamento e di rilancio. Le trattative sono riprese, ma ancora non si sa se c'è una volontà vera di arrivare a un accordo che ponga le premesse per conseguire i risultati contenuti nell'appello, "per raggiungere i quali - continua Fasoli - serve un radicale rinnovamento nella gestione e nella direzione artistica del teatro. Non è in discussione il Festival estivo, che dovrà vedere al più presto definito il suo cartellone, ma la possibilità di continuare ad avere un teatro stabile che produca spettacoli e cultura tutto l’anno e si proponga un grande salto di qualità artistico e gestionale. Diversamente si prefigurerebbe una fase di triste ridimensionamento o peggio di declino di una istituzione prestigiosa".

Per questa ragione i promotori dell’appello si rivolgono alle istituzioni e alle forze economiche e sociali della città perché si creino le condizioni per arrivare a un risultato positivo e si dichiarano fin da subito disponibili a collaborare con quanti condividano i contenuti e le finalità dell’appello, teso a salvare e a rilanciare la Fondazione Arena di Verona. "Il tempo stringe - conclude Roberto Fasoli - e chi ne ha facoltà dovrebbe costruire un tavolo di confronto che sostenga il percorso e responsabilizzi tutte le forze della città. La posta in gioco è altissima e non è possibile sprecare alcuna energia e suggerimento".

La raccolta delle firme continua sia in rete sia sui moduli che stanno circolando.


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