Cronaca

Sindaco in sopralluogo al Progno di Avesa con l'esercito: «Ripristinare l'attraversamento»

«Non serve un ponte bello, ma funzionale per ripristinare un collegamento importante», ha detto il generale Tota. Il sindaco Sboarina: «Ripristinarlo nel più breve tempo possibile»

Come si presenta oggi il Progno ad Avesa

Ripristinare il collegamento tra una sponda e l’altra del Progno di Avesa, all’altezza di via della Consortia. Quel passaggio che non è più percorribile dall’alluvione dello scorso settembre. L'amministrazione comunale ha interpellato il comfoter di supporto e, in meno di 24 ore, è stato organizzato un sopralluogo con il genio pontieri di Piacenza.

Oggi pomeriggio il sindaco e l’assessore alle Strade, insieme al generale di corpo d’armata del comfoter di supporto Giuseppenicola Tota, si sono recati ad Avesa per verificare di persona lo stato del Progno e le diverse ipotesi per un nuovo collegamento. Erano presenti per il genio pontieri il capitano Filippo Pellerzi e il tenente colonnello Giovanni Attanasio, oltre ai tecnici comunali.

Com'era l'attraversamente del Progno di Avesa

L’ipotesi più accreditata sembrerebbe essere quella di una struttura prefabbricata. «Non serve un ponte bello ma funzionale, per ripristinare un collegamento importante. - ha detto il generale Tota - Come è stato fatto ad Amatrice, si potrebbero posizionare dei tubi di cemento armato come basamento, rivestendoli di calcestruzzo».

«Ringraziamo il generale Tota e l’esercito per la disponibilità. - ha spiegato il sindaco di Verona Federico Sboarina - L’attraversamento di prima consentiva il passaggio sia dei residenti che dei lavoratori, ecco perché è importante ripristinarlo nel più breve tempo possibile. Assieme ai tecnici del genio pontieri progetteremo una soluzione idonea».

«A breve organizzeremo un incontro tecnico in Comune – ha concluso l’assessore alle Strade Marco Padovani – per valutare le proposte che già da oggi i militari stanno studiando. Si tratta di una nuova modalità di collaborazione con l’esercito che è di grande sostegno per l’ente pubblico».


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