Cronaca

Spie nel palazzo Scaligero, gli enti nel mirino dei ladri

Rubati dalla scrivania del presidente Miozzi documenti riguardanti le nomine

Spie nel palazzo Scaligero, gli enti nel mirino dei ladri

Potrebbe trattarsi di un vero e proprio caso di spionaggio politico quello che sta tenendo in fibrillazione gli uffici della Provincia di Verona. Durante la scorsa settimana qualcuno è entrato all’interno dell'ufficio del presidente Giovanni Miozzi e ha sottratto alcuni documenti dalla sua scrivania. I documenti trafugati dovrebbero riguardare le aziende partecipate dalla stessa Provincia, in particolare l’aeroporto Catullo, la società autostradale Serenissima e l’Azienda provinciale trasporti.

Il tema degli enti è molto caldo in questo periodo, soprattutto alla luce del fatto che sono in ballo alcune nomine all’interno dei consigli di amministrazione di molte aziende. Se a questo quadro si aggiunge il fatto che tra i documenti rubati potrebbero esserci anche alcune relazioni dei revisori dei conti delle società, si capisce bene il valore che hanno. E a questo punto sarebbero in molti, aspiranti alle poltrone e non, a volersi avvantaggiare nei confronti degli avversari. Soprattutto in relazione agli equilibri politici legati all’assegnazione di un posto all’interno di uno dei consigli di amministrazione.

Certo è che non si tratta di un membro del consiglio provinciale, perché i documenti in questione sarebbero pubblici, così come conferma il capogruppo del Pd in consiglio provinciale Vincenzo D'Arienzo: "Non capisco come si sia arrivati al furto, dato che questi dati sono facilmente reperibili per protocollo, attraverso una semplice interrogazione”. D’Arienzo, poi, lancia la sua idea sul fatto: “Potrei ipotizzare un utilizzo improprio, non di natura strettamente politica. Non è per niente chiaro l'utilizzo che possono avere questi dati”.


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