Cronaca

Tensioni tra Ucraina e Russia. Croce: "I nostri quadri resteranno in foto"

Il candidato sindaco di Verona Pulita teme che il rientro dei capolavori di Castelvecchio tarderà ancora a causa di questi nuovi attriti. E su Twitter, definisce Poroshenko un ladro

Ancora tensione tra Ucraina e Russia, al centro ancora la Crimea. Il presidente ucraino Poroshenko ha ordinato un dispiegamento di forze armate al confine russo.

La situazione è molto delicata e in questa situazione interviene il candidato sindaco del movimento Verona Pulita Michele Croce che scrive: "In queste ore al confine tra Russia e Ucraina i due eserciti stanno ammassando uomini e mezzi ed entrambe le nazioni si preparano ad un possibile conflitto. Riteniamo che questa circostanza sarà l'ennesima causa dell'ennesimo rinvio del rientro a Verona dei capolavori di Castelvecchio. Se le cose dovessero precipitare temo che dei nostri quadri rimarrebbero solo le fotografie. E non riesco a darmi pace che dopo uomini di scienza, cultura e impegno sociale, il sindaco di Verona Flavio Tosi abbia reso veronese un discusso dittatore che abbiamo scoperto essere anche trattenitore abusivo di opere d'arte".

Un Michele Croce anche temerario su Twitter. Sul popolare social network, Croce ha scritto direttamente a Poroshenko. Nel messaggio in inglese, il candidato di Verona Pulita ha scritto: "Ladro: così chiamiamo in Italia chi ruba proprietà altrui. Come li chiamate in Ucraina?".


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