Cronaca

Una turista irlandese sviene in pazza Erbe davanti ad un'opera d'arte esposta

Solo un grande spavento per lei e tutti i presenti a Casa Mazzanti Art Cafè, dove l'episodio si è verificato nella serata di domenica: "I soccorritori hanno spiegato che non capita raramente nelle città d'arte, di intervenire davanti a casi analoghi"

"Ní féidir liom breathe". Queste sarebbero le uniche parole pronunciate dalla turista irlandese Mailse J. domenica sera a Casa Mazzanti Art Cafè, noto locale veronese, ai soccorritori del 118 chiamati con urgenza dai titolari del locale, dopo che la giovane è crollata al suolo alla vista di un'opera dell'artista Alessandro Giorgetti.

La ragazza, in visita a Verona con il fidanzato, si era fermata nella location situata in Piazza Erbe per un aperitivo, imbattendosi casualmente nella mostra del maestro Giorgetti, posta al piano superiore dello stabile.
Appassionata d’arte da sempre, aveva scorto in cima alle scale una delle opere e, incuriosita, aveva chiesto al personale informazioni sull’opera e sull’autore. Una volta salita nella sala adibita alla mostra, la giovane sembrava in estasi (queste le parole del cameriere che l’accompagnava e riferite agli organizzatori della rassegna), finché il suo sguardo incantato, non si è posato sull’opera L’Ottavo Chakra dell’astrattista.

Il cameriere avrebbe quindi deciso di allontanarsi e lasciare ai due giovani un po’ di privacy, ma non appena girate le spalle, sarebbe arrivato l’urlo del ragazzo e il tonfo del corpo della donna. A quel punto è partita la chiamata al 118 e i tentativi dei titolari di rianimare la giovane, che ha ripreso i sensi proprio mentre i soccorritori facevano il loro ingresso nella sala.

"Insomma, una sorta di sindrome di Stendhal, - riferiscono gli organizzatori - anche se dalla descrizione nessuno ha indagato approfonditamente dal punto di vista scientifico, e comunque, un grandissimo spavento che si è placato nel migliore dei modi. Molto educati i due turisti, che addirittura si sono scusati dopo aver preso fiato.
Tranquillizzati così i volontari del 118 che hanno spiegato ai presenti che non capita raramente nelle città d'arte, di intervenire davanti a casi analoghi. Un'opera d'arte a volte può provocare grande emozioni, che miscelate alla stanchezza possono provocare un crollo emotivo a persone particolarmente sensibili".

L’Opera d'arte sotto accusa è L'Ottavo Chakra, che è rimasta segreta fino al 16 marzo, per essere svelata proprio in occasione del vernissage dall'artista Giorgetti e lì resterà fino all’11 giugno a disposizione dei visitatori "forti di cuore", nella speranza che non provochi effetti analoghi su altri ospiti della città di Verona.


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