Turista morto in acqua a Lazise. Si cerca l'imbarcazione che lo ha travolto
In attesa che l'esame autoptico stabilisca le cause della morte del 66enne, le forze dell'ordine continuano a cercare la barca o il natante protagonista dello scontro in cui ha perso la vita Peter Franz Wismeth
È stata disposta per il 5 ottobre l'autopsia sul sul corpo di Peter Franz Wismeth, il 66enne tedesco morto nelle acque di Lazise nel pomeriggio di lunedì. La salma è a disposizione dell'istituto di meidicina legale di borgo Roma, il quale dovrà stabilire se il turista è morto a causa delle ferite riportate in quello che ha tutta l'aria di essere uno scontro con un'imbarcazione o se a stroncarlo è stato un malore.
La vittima infatti soffriva di alcuni disturbi di salute e l'esito dell'esame autoptico potrebbe quindi cambiare il capo d'accusa ai danni del conducente della barca che sembra averlo travolto. Su questo punto stanno lavorando i carabinieri, coadiuvati dalla squadra nautica della Polizia e dalla guardia costiera: una ricerca piuttosto complicata, che vede le forze dell'ordine esaminare natanti e imbarcazioni del Garda, con un'attenzione particolare a quelle della parte meridionale del lago.
Una vicenda che presenta quindi ancora diversi punti da chiarire, compreso il punto esatto dello scontro: il corpo del 66enne è stato avvistato a circa 40 metri dalla riva, tra il Porto vecchio e la Dogana veneta di Lazise. In quel tratto le imbarcazioni possono transitare, anche se a velocità ridotta, ma il cadavere potrebbe anche essere stato spostato dalle onde.
Il lavoro delle forze dell'ordine quindi sembra ben lontano dall'essere terminato.
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