Cronaca

Verona, escalation di furti nelle case: quartiere cittadino vive nel terrore. "Una vera emergenza sicurezza"

Un inseguimento notturno a folle velocità tra carabinieri e ladri mette in agitazione i residenti di zona Saval, abitata da molti anziani. Casi ripetuti anche da Parona alla Valpolicella. Zaia: "Il Ministero invii più uomini"

“Una prostituta brutalmente assassinata e un intero quartiere che chiede aiuto contro un’ondata di furti, a Verona, sono l’ennesima testimonianza di quanto vado dicendo, inascoltato da Roma, ormai da tempo: in Veneto è in atto una vera e propria emergenza sicurezza. È ora di finirla. Chiediamo al Ministero dell’Interno più uomini, meglio pagati e con più mezzi, perché questa è oramai una vera e propria guerra, dichiarata ai cittadini veneti, soprattutto dalla feccia arrivata qui da mezzo mondo, approfittando del ventre molle dello Stato in materia di immigrazione”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, è tornato a lanciare l’allarme sicurezza, alla luce di due nuovi fatti inquietanti verificatisi a Verona: l’assassinio di una prostituta e l’allarme furti lanciato da un intero quartiere del capoluogo scaligero.

In quest’ultimo caso si fa riferimento all’inseguimento nella notte dei carabinieri per acciuffare una banda di ladri d’appartamento da Negrar a Verona città. La folle corsa per scampare all’arresto si è conclusa in testacoda, in zona quartiere Saval, dopo aver provocato una serie di incidenti. Un solo ladro è stato acciuffato. I complici sono tutti ricercati. Tanti i residenti del quartiere che sabato notte hanno assistito all’arresto dei carabinieri. E tanti quelli che intimoriti o arrabbiati, devono far fronte a quella che viene ritenuta, citando Zaia, un’emergenza sicurezza. Così, mentre le Forze dell’ordine non confermano un’impennata dei reati, L’Arena spiega che sarebbero tanti i veronesi a poter confessare di aver subito un furto in casa. Pochi giorni prima dell’inseguimento, l’appartamento in un condominio è stato svaligiato sfruttando l’assenza prolungata dei proprietari. Alle 2e30 un testimone avrebbe udito rumori e fracasso di mobili spostati, al secondo piano. Purtroppo non sapeva che gli inquilini era fuori casa e così è tornato a dormire dopo aver controllato dalla finestra. Al quartiere Saval abitano tanti anziani: zona ricca e fruttuosa per i furfanti senza scrupoli.

“Quando la gente ha paura di vivere nel proprio quartiere, e non si sente sicura nemmeno dentro le mura di casa – incalza Zaia – significa che lo Stato si sta arrendendo alla criminalità, perché si è autoprivato, tra spending review e tagli vari, delle forze minime per contrastare efficacemente il fenomeno. “Se davvero non ce la fanno con i bravissimi poliziotti, carabinieri e finanzieri che hanno – incalza Zaia rivolgendosi al Governo – usino l’esercito, perché anche solo la vista di una divisa in strada è un deterrente formidabile. Altrimenti – conclude il Governatore – temo non sia lontano il momento in cui la gente deciderà di fare da sé, ma non sarebbe una buona cosa”.

Spiega il quotidiano locale che sia a Parona che ad Arbizzano (dove i furfanti sono stati pizzicati sabato) i furti in casa si sono succeduti, in maniera preoccupante, a pochi giorni di distanza. E talvolta nelle stesse palazzine. In un caso, addirittura, il rumore del trapano ha incuriosito i vicini che credevano ci fossero lavori di manutenzione in corso. Inutile dire che si sbagliavano: c’era una cassaforte da scassinare.

LE REAZIONI POLITICHE - I disordini provocati dall'inseguimento di alcuni malviventi riaprono uno squarcio sulla sofferenza degli abitanti delle periferie, bersagliati da furti, privi di numerosi servizi e inascoltati dall'amministrazione: “All'inizio dell'anno era stata approvata in Circoscrizione l’installazione di telecamere in piazza del Saval, ricettacolo di spaccio e di malavita, ma l'impegno non è ancora stato concretizzato - ricorda Federico Benini, capogruppo Pd al perlamentino della Terza -. Non è da oggi che la delinquenza spadroneggia in questo quartiere – continua – che malgrado sia il più popoloso e geograficamente strategico viene puntualmente snobbato dall'amministrazione. Si pensi al tanto richiesto intervento di sistemazione dei pericolosissimi marciapiedi di via Emo (che verranno sistemati solo nella primavera 2015); alla mancanza di un centro anziani; alla incapacità di mettere in sicurezza la stradina del quinto ponte che collega via Galvani con via Marin Faliero".

Aggiunge il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Michele Bertucco: “Proprio sulla sicurezza il sindaco aveva costruito il programma elettorale con cui aveva vinto nel 2007 e nel 2012, ma la sua amministrazione si è rivelata incapace a gestire situazioni che richiederebbero solo un po' buon senso amministrativo. Dopo questo ennesimo episodio da far west ci aspetteremmo una svolta per andare oltre agli annunci, invece temiamo che Tosi continuerà a giocare a nascondino scaricando su qualcun altro le colpe delle sue mancanze”.


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