Quell'abitazione di Bonavigo era in custodia giudiziaria e affidata ad un avvocato, pertanto all'interno non avrebbe dovuto esserci nessuno ma per svariati giorni è stata notata una luce accesa al suo interno, che ha convinto i carabinieri di Minerbe a compiere un sopralluogo. 
I militari sono intervenuti alle 16 di martedì pomeriggio e vi hanno sorpreso un cittadino marocchino di 60 anni. L'uomo, senza fissa dimora e disoccupato, si è introdotto abusivamente all'interno circa un mese fa scassinando la serratura e, dopo aver manomesso i sigilli del contatore elettrico, ha utilizzato l'energia della casa, facendola diventare il suo rifugio. 
Colto in flagranza di reato e arrestato, è comparso davanti al giudice che ne ha convalidato l'arresto e lo ha condannato a a 13 mesi e 140 euro di multa per l'accusa di danneggiamento e furto aggravato e continuato (per il consumo di energia elettrica): la pena è stata poi sospesa e il 60enne è tornato in libertà.
I carabinieri sospettano che non abitasse da solo nella casa ma che vi fosse anche qualche altro "inquilino", assente al loro arrivo.