Cronaca

Verona, ricercato individuato e bloccato dalla Polizia municipale: ora si trova in carcere

Il 24enne marocchino era già stato raggiunto da due provvedimenti di custodia cautelare. Il primo arresto a fine giugno in zona Veronetta; pochi giorni dopo un nuovo fermo, con obbligo di firma, ma il giovane non si è mai presentato dai carabinieri. Adesso si trova a Montorio dove dovrà scontare una pena di 3 anni e 8 mesi

La Polizia municipale ha individuato una persona già raggiunta da due provvedimenti cautelari emessi dall'autorità giudiziaria e l'ha poi condotta in carcere, in esecuzione di un'ordinanza di custodia emessa in questi giorni come cumulo delle pene in sospeso per precedenti reati. Si tratta di un 24enne di nazionalità marocchina, fermato giovedì mattina durante un controllo per la prevenzione del degrado e del disagio abitativo mentre dormiva, con altre due persone, nell'anfratto di un edificio tra vicolo del Guasto e Corte Farina, nascosto da una recinzione temporanea.

Dai controlli è emerso che il giovane era già noto alle forze dell'ordine per numerosi precedenti episodi criminali quali rapine, furti, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale, sia consumati che tentati. A fine giugno era stato arrestato proprio dalla Polizia municipale in zona Veronetta, durante un'attività di contrasto al consumo e alla circolazione di sostanze stupefacenti. In quell'occasione, il giudice aveva convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di dimora a San Bonifacio presso l'abitazione di un conoscente, ma pochi giorni dopo era stato nuovamente fermato in città. Scaturiva così l'emissione di un nuovo provvedimento, l'obbligo di firma, ma da accertamenti successivi era emerso che il giovane non si era mai presentato ai Carabinieri di San Bonifacio.

Nei giorni scorsi l'autorità giudiziaria ha emesso un ulteriore provvedimento, il terzo, di custodia cautelare in carcere, eseguito appunto nel pomeriggio di ieri dalla Polizia municipale. Ora il giovane si trova presso il carcere di Montorio, dove dovrà scontare una pena di tre anni e otto mesi di reclusione.

“Questa vicenda dimostra ciò che sosteniamo da anni in materia di sicurezza urbana - commenta il sindaco Flavio Tosi -. Anzitutto su qualità e quantità di controlli della Polizia municipale, visto che questa persona è stata fermata tre volte nel giro di poche settimane. Poi sulla necessità di intervento nelle aree degradate, che attraggono la presenza di soggetti che vivono di espedienti. Infine sulla necessità che anche le Polizie Locali accedano alle banche dati delle forze di polizia, non solo per capire immediatamente chi hanno di fronte, ma anche per mettere a disposizione le informazioni sul territorio che controllano ogni giorno”.


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