Economia

Il maltempo grazia le mele veronesi. "Ci sono buone opportunità di mercato"

Solo a Palù grandine e vento hanno rovinato i raccolti. Negli altri paesi europei e in Alto Adige la situazione è peggiore e questo apre al prodotto locale ottime vie commerciali

Niente di entusiasmante ma qualche opportunità s'intravede nel mercato delle mele per la stagione 2016. Si prevede in generale un raccolto inferiore a quello degli ultimi due anni, a 12 milioni di tonnellate in Europa e quasi 3 milioni in Italia. Verona è in controtendenza e si stima un aumento della produzione dell’8%, con 220.515 tonnellate. Migliori opportunità per le pere, ancora un frutto di nicchia nel comparto ortofrutta, dove la competizione è meno agguerrita. Questo è quanto è emerso dall’annuale appuntamento agostano organizzato dalla Camera di Commercio di Verona in collaborazione con il Comune di Zevio.

Claudio Valente, componente della giunta dell’ente veronese delegato per l’agricoltura, ha spiegato che: "Quest’anno la qualità dei frutti, sia di mele che di pere, è molto buona, siamo stati graziati dal maltempo e dal freddo che si è fatto sentire soprattutto in Polonia e in Alto Adige, ad eccezione della zona di Palù colpita da una forte tempesta di grandine e vento. In quel caso, per fortuna, interverranno le assicurazioni e la Regione. La produzione qui a Verona è in aumento e ci sono buone possibilità anche se i consumi di mele sono costantemente in calo. Per le pere, i prezzi sono previsti in aumento tra il 15 e il 25% rispetto allo scorso anno".

Alessandro Dal Piaz, direttore di Assomela, ha aggiunto: "Austria, Balcani e Portogallo, date le scarse produzioni interne, per effetto di maltempo e freddo, potrebbero rappresentare sbocchi di mercato interessanti per le mele italiane".


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