Economia

Master plan Catullo, Onlit: "Investimenti poco credibili, scalo sempre più in crisi"

Per il presidente Dari Ballotta si tratta di "una situazione al limite del tragicomico con annunci di investimenti per milioni di euro (134 milioni di euro) senza un piano industriale che legittimi gli stessi investimenti annunciati"

Pochi giorni fa è stato dato l'annuncio relativo al nuovo master plan dell'aeroporto Catullo, approvato da Enac, che prevede un investimento complessivo di 134 milioni di per potenziare e ampliare lo scalo aeroportuale, in ottica di una progressiva crescita del traffico per raggiungere quota 5,6 milioni di passeggeri nel 2030. Un progetto ambizioso che dovrebbe essere attuato in tre fasi, così da assecondare in maniera armonica la crescita. 
Non tutti però considerano credibile il progetto. Onlit (Osservatorio Nazionale delle Liberalizzazioni nelle Infrastrutture e nei Trasporti) esprime tutti i propri per l'investimento destinato ad un'aeroporto che nell'anno appena passato ha visto calare il numero dei proprio passeggeri. Di seguito tutti i dubbi del presidente Dario Ballotta, 

Il traffico con un pesante -7% per il 2015 conferma la crisi senza precedenti di Verona e Brescia mentre il traffico nazionale ha fatto registrare invece una crescita media del +5%. Confrontando Verona con gli altri aeroporti del Nord Italia vediamo che Bergamo fa registrare un +19%, Bologna +5%, Treviso +6% e Venezia +4% : possibile che la crisi colpisca solamente Verona e Brescia ?
Il futuro della Catullo dall'ingresso di SAVE è di pesante ridimensionamento strutturale a vantaggio di Venezia. il socio di riferimento di SAVE, il fondo infrastrutturale Morgan Stanley in scadenza nel 2018, sta preparando l'uscita da SAVE con inevitabili contraccolpi nelle strategie di sviluppo e gestione. Ma i soci della Catullo che hanno preferito il matrimonio con SAVE destinata ad importanti ed incerti cambiamenti societari invece di scegliere attraverso una gara il partner industriale con cui condividere il futuro sviluppo del sistema del Garda.
Era chiaro che la fusione SAVE - Catullo avrebbe avuto un impatto negativo su Verona ed il suo territorio facendo scivolare l'aeroporto in una crisi senza precedenti con traffico in picchiata verso valori dei primi anni 2000 e soprattutto con la perdita di centinaia di posti di lavoro sia diretti che indiretti a danno del territorio.

Una situazione al limite del tragicomico con annunci di investimenti per milioni di euro (134 milioni di euro) senza un piano industriale che legittimi gli stessi investimenti annunciati. Il comunicato parla di 3 periodi temporali 2020, 2025 e 2030, ma ci chiediamo se non sono ancora state annunciate gare come è possibile partire con i lavori ?

Il controllo di un unico gestore sta già penalizzando Verona che avrebbe avuto bisogno di nuovi investitori per rilanciare il territorio del Garda ed invece viene ridimensionato in favore di Venezia. Un gara europea avrebbe portato gli investimenti necessari per superare la grave crisi che sta attraversando lo scalo scaligero.


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