Economia

Ultimo giorno di Vinitaly che a settembre concederà il bis in Brasile

Veronafiere organizzerà il Wine South America dal 26 al 29 settembre 2018 a Bento Gonçalves, nello stato di Rio Grande do Sul. Danese: "Espandiamo la nostra rete di promozione internazionale"

(Foto Ennevi)

Oggi, 18 aprile, è l'ultimo giorno di Vinitaly, ma Veronafiere, prima di dare l'appuntamento al prossimo anno a Verona, ha lanciato un nuovo salone del settore vitivinicolo. Si chiama Wine South America e si terrà in Brasile. La manifestazione è organizzata dalla Fiera di Verona, attraverso la controllata Veronafiere do Brasil, ed è in programma dal 26 al 29 settembre 2018 a Bento Gonçalves, nello stato di Rio Grande do Sul. Si prevedono 250 espositori, tra cantine, esportatori, distributori, rappresentanti, produttori di macchinari per la vitivinicoltura, accessori per il consumo e aziende fornitrici di servizi specializzati. Presenti anche spazi riservati all'olio di oliva e ad uno dei prodotti simbolo del Sudamerica: il caffè. E i principali paesi partecipanti sono Italia, Brasile, Argentina, Cile, Uruguay, Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Nuova Zelanda, Sudafrica, Stati Uniti, Australia e Slovenia.

Oltre agli incontri B2B, Wine South America ha in calendario eventi di presentazione di nuove tecnologie, degustazioni enogastronomiche e cooking show di prodotti regionali. Per le aziende italiane, Wine South America rappresenta l’opportunità di aprire o espandere a tutta l’America latina i propri mercati. Secondo un'analisi Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, infatti, le importazioni di vino in Brasile sono tornate a crescere in maniera consistente nel 2017. E l'Italia è il quinto paese per esportazioni di vino in Brasile, dopo Cile, Argentina, Portogallo e Francia.

Con Wine South America, Veronafiere prosegue nell'espansione della propria rete di promozione internazionale legata al brand di Vinitaly - ha spiegato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – Siamo in Brasile già dal 2011 con tre eventi dedicati al settore del marmo, della meccanica e delle costruzioni e questo nuovo appuntamento completa e rafforza la nostra presenza in un'area strategica, porta di accesso a tutto il Sudamerica.

"La domanda di vino ha risentito solo parzialmente dei problemi politico-finanziari del biennio 2015-2016 - ha aggiunto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - e oggi il Brasile si presenta, al pari di altri buyer sudamericani presenti all'evento, come una piazza strategica per il nostro export. Con un Pil previsto in crescita del 2% annuo da qui al 2022 e una relativa discesa dell'inflazione e della disoccupazione, ci attendiamo una buona crescita delle importazioni a partire dal 2018".

Per quanto riguarda la filiera vitivinicola nazionale, il Brasile conta 80mila ettari coltivati a vigneto e 1.100 aziende produttrici, concentrate per il 90% nello Stato di Rio Grande do Sul. Le principali varietà impiantate sono Chardonnay, Moscato Bianco, Riesling Italico, Trebbiano, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Tannat e Cabernet Franc, la maggior parte introdotte da immigrati italiani, di cui quasi 60mila sono quelli di origini venete.


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