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400 esperti oncologi da tutto il mondo per tre giorni a Verona

Il tumore del pancreas rappresenta oggi la quarta causa di morte negli uomini e la quinta per le donne, con un’incidenza sensibilmente aumentata negli ultimi trent’anni. In Italia colpisce 9,2 persone ogni centomila abitanti, in parti quasi uguali tra uomini e donne.

Nell’80% dei casi alla diagnosi il cancro del pancreas ha già sviluppato metastasi (soprattutto al fegato) o coinvolge i grossi vasi sanguigni circostanti, e questo rende quasi impossibile la chirurgia radicale, considerata il primo passo per aumentare la sopravvivenza. Uno scenario che richiederebbe diagnosi iper-precoci e screening sui soggetti che presentano fattori di rischio come la familiarità, il fumo o l’alimentazione scorretta. Un quadro drammatico, ma anche una sfida per la medicina, alla ricerca di nuovi modelli per la cura di questa patologia.

Agli aggiornamenti e ai più recenti sviluppi sul campo è dedicato il Simposio Internazionale sul tumori del pancreas, in programma a Verona dal 3 al 5 luglio: scopo del congresso, che si svolge ogni due anni, è radunare i più importanti oncologi medici, patologi e chirurghi del mondo (ne sono attesi circa 400) nel campo dei tumori del pancreas per confrontare i vari progressi nella diagnostica, chemioterapia e radioterapia, immunoterapia, endoscopia e chirurgia mini-invasiva nell’ambito di una cura multidisciplinare sempre più efficace.

Verona è stata scelta per il Simposio 2014 al meeting di Kyoto in riconoscimento del valore internazionale acquisito negli anni dalle strutture sanitarie e accademiche veronesi nello studio e nella cura delle malattie pancreatiche, fino alla costituzione nel 2010 dell’Istituto del Pancreas. Diretto dal prof. Claudio Bassi (che presiederà il Simposio), l’Istituto è il primo centro italiano specializzato in diagnosi, cura e ricerca delle malattie del pancreas e raccoglie 40 anni di lavoro integrato di chirurghi, gastroenterologi, radiologi, oncologi e patologi. Come rete multidisciplinare, è in grado di fornire ai pazienti competenze ad ampio raggio.

La ricerca è una componente essenziale dell’attività dell’Istituto fin dagli anni Settanta, e ha contribuito all’avanzamento delle conoscenze e al miglioramento delle cure per i malati. Le attività di ricerca svolte nell’ospedale di Borgo Roma, comprendono progetti di laboratorio, ricerche transazionali e sperimentazioni cliniche che hanno prodotto negli anni centinaia di pubblicazioni. L’attività chirurgica si avvale inoltre di tecniche mini-invasive robotiche e video laparoscopiche utilizzando i moderni strumenti acquisiti dall’Azienda Ospedaliera.

Il Simposio, organizzato dalla società veronese Everywhere, si svolgerà all’hotel Leon d’Oro con inizio alle ore 11 di giovedì 3 luglio, organizzato su più sessioni su temi specifici e sviluppi sulle metodiche di intervento, e si concluderà nella tarda mattinata di sabato 5 luglio.


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