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Absolute British all'Alcione con il film "If..." di Lindsay Anderson giovedì 7 dicembre

Eccezionalmente di giovedì, il primo capitolo della trilogia satirica dedicata al personaggio di Mick Travis (gli altri sono "O Lucky Man!", 1973 e "Britannia Hospital", 1982), "If…" rappresenta sia la perfetta fotografia del Sessantotto
inglese, sia uno dei titoli chiave del Free Cinema, vale a dire di quel movimento culturale concepito per essere la risposta britannica alla Nouvelle Vague francese e fondato dallo stesso Lindsay Anderson insieme a Karel Reisz, Lorenza Mazzetti e Tony Richardson.

A spiegare il significato del titolo (che cita l’omonima poesia pedagogica scritta da Rudyard Kipling nel 1895) fu il regista stesso a Cannes: “Se nella scuola continuiamo così, ecco cosa rischia di succedere: la rivoluzione”. Difatti il bersaglio del film (ispirato a "Zero in condotta" di Jean Vigo, 1933) è uno degli emblemi intoccabili della società anglosassone: il college, istituzione elitaria (i costi proibitivi ne limitano l’accesso ai più abbienti) complice di abusi, interessata solo a tramandare i rigidi e ipocriti valori della classe dirigente.

Ma a Cheltenham le cose stanno per cambiare perché lo studente Mick Travis (il venticinquenne Malcolm McDowell, non ancora Alex di "Arancia meccanica") e i suoi amici hanno deciso di ribellarsi a questo sistema oppressivo, anche a costo di imbracciare le armi. Malessere giovanile, provocazioni eversive, ironia feroce e simbolismo surreale si mescolano in un film che ha segnato un’epoca… e che si dice sia uno dei preferiti dell’ex premier conservatore David Cameron.


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