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Al Teatro Ristori Gioele Dix racconta il viaggio di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse

All’inizio dell’Odissea, Ulisse è assente e lontano. A Itaca, nessuno sa se sia ancora vivo e se mai farà ritorno, persino fra le vette dell’Olimpo regna l’incertezza e gli dei discutono a lungo sulla sua sorte. Omero, come il più navigato degli sceneggiatori, sceglie infatti di ritardare l’entrata in scena del suo primo attore. È forse per questo motivo che i primi quattro canti dell’Odissea sono meno conosciuti e frequentati, eppure in essi si racconta di un altro viaggio, meno spettacolare, ma altrettanto determinante, quello di Telemaco, figlio di Ulisse, alla ricerca del padre.

Un breve ma intenso romanzo in cui Telemaco prova a uscire dall’ombra e imparare a crescere: parte da Itaca sulle tracce dell’illustre e ingombrante genitore che non ha mai conosciuto, in un lungo itinerario per mare e per terra fitto di incontri rivelatori durante il quale prenderà consapevolezza di sé e del proprio destino. E quando Ulisse e Telemaco finalmente si incontreranno, l’eroe invecchiato e sfiancato da una guerra inutile abbraccerà commosso il giovane uomo. In “Vorrei essere figlio di un uomo felice”, Gioele Dix racconta e approfondisce alla sua maniera questa vicenda letteraria e umana fitta di simboli, recitando, raccontando, leggendo e commentando, sempre insieme al pubblico. Un recital vivace e documentato, fra suggestioni colte, rimandi alla contemporaneità e tratti di improvvisa e affilata ironia.

Lo spettacolo, in programma al Teatro Ristori di Verona domenica 25 settembre, alle 21, chiude il programma della seconda edizione di Kidsuniversity Verona, che dal 19 settembre ha fatto scoprire a bambini e ragazzi tra gli 8 e i 13 anni il piacere della conoscenza. Un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: che essa sia ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente lungo il percorso autori molto amati e illuminanti legami con la storia personale e familiare dell’attore. La figura di Telemaco incarna dunque la sorte di tutti i figli costretti a combattere per meritarsi l’eredità dei propri padri. Lo spettacolo si ispira a un progetto andato in onda con successo su Rai 5, che è stato ripreso e attualizzato per tornare sui palcoscenici in versione rinnovata e arricchita.


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