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Reading teatrale sul tema della salute mentale dal titolo "Nelle nostre tasche"

In occasione del quarantesimo anniversario della “Legge Basaglia”, che nel 1978 aboliva i manicomi in Italia, la cooperativa sociale Azalea propone venerdì 9 novembre alle ore 20 un reading teatrale sul tema della salute mentale dal titolo “Nelle nostre tasche”. La serata si svolgerà a Pedemonte di San Pietro in Cariano, in provincia di Verona, negli spazi dell’hotel ristorante GranCan, progetto sociale della cooperativa veronese che dal 1994 affianca al turismo tradizionale una visione di turismo inclusivo.

Il reading è tratto dai testi di Alberto Paolini, pensieri scritti e tenuti nascosti “nelle tasche” durante i quarantadue anni della sua permanenza forzata in un ex manicomio romano; si ispira anche ad alcuni studi di Franco Basaglia, psichiatra e neurologo italiano, teorico della concezione moderna di salute mentale.

A dare vita alle parole sono le voci degli attori veronesi Alessandro Beltrame e Massimo Totola, accompagnati dalla musica del violoncello dell’italoargentino Leonardo Sapere, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.

”GranCan” accoglie due comunità alloggio per persone con problemi di salute mentale. Luogo d’incontro, scambio, condivisione e dialogo coinvolge attivamente gli ospiti delle comunità in laboratori e varie attività. Dalla gestione della vita quotidiana alla partecipazione a percorsi di inserimento lavorativo che li vede impegnati proprio nei servizi dell’albergo e del ristorante: in cucina, in sala ristorante e nella gestione degli spazi esterni. Alcuni di loro prendono parte al progetto “Azalea Home&Design” producendo lampade e manufatti in ceramica, altri all’“Ortolab”, che vede la collaborazione di alcune realtà del territorio, dove coltivano la verdura utilizzata per il ristorante.

Un altro evento sui temi, sempre promosso da Azalea al GranCan, è in programma per venerdì 7 dicembre: la proiezione di “Uscirai Sano”, docufilm delle registe Barbara Rosanò e Valentina Pellegrino. Racconta la quotidianità e la storia dell’ospedale psichiatrico provinciale di un piccolo paese del Mezzogiorno, inaugurato nel 1881, che fu capace di generare una rivoluzione nella cura della malattia mentale.


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