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A Verona lo spettacolo "La cella zero - Morte e rinascita di un uomo in gabbia"

Per la rassegna teatrale "Non c'è differenza" ideata e diretta da Isabella Caserta mercoledì 27 novembre 2019 alle ore 21 presso il Teatro Scientifico in via Tomaso da Vico 9 a Verona va in scena lo spettacolo "La cella zero - Morte e rinascita di un uomo in gabbia". Nato da un'idea di Antonio Mocciola, lo spettacolo, cui i racconti di Ioia hanno offerto lampi di verità, è un viaggio nell'incubo di un ragazzo napoletano (interpretato da Ivan Boragine), che invecchia in carcere e ne esce dopo 22 anni, trovando la forza di raccontare le vessazioni subite e le ingiustizie patite.

Un testo che non lascia scampo, serrato e spietato come la regia di Vincenzo Pirozzi, e che disegna tutte le traiettorie di un sistema infame e vigliacco, del tutto simile a quello che, all'esterno, produce la delinquenza quotidiana a cui assistiamo da decenni. In un confronto a due tra un detenuto e un suo aguzzino, “La cella zero” diventa presto, per lo spettatore, un claustrofobico inferno di parole e gesti, di soprusi e violenze ai limiti del sopportabile, fino allo spiraglio di luce finale. Attorno a loro, il doppio gioco di un compagno di cella, il dolore delle loro donne, il suicidio di un detenuto vessato da tutti. Il microcosmo del carcere esplode in tutta la sua crudele verità. Oggi Pietro Ioia è il presidente dell'associazione Ex Detenuti di Poggioreale, ed è attivissimo nella difesa di chi è ancora tra le mura del carcere, e non ha la voce per gridare il proprio dolore.

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Tel: 045 8031321


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