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L'orchestra “Camerata Bern” in concerto al Teatro Ristori

Venerdì 24 novembre, alle ore 20.30, secondo concerto della stagione Concertistica con la prestigiosa orchestra “Camerata Bern”, famosissima tra l’altro per le sue incisioni con ARCHIV e il violoncellista Julian Steckel, tra i violoncellisti più richiesti e vincitore della 59° edizione del Concorso ARD di Monaco.

Venerdì 24 novembre, alle ore 20.30 al Teatro Ristori, potremo assistere al concerto dell’orchestra “Camerata Bern”, famosissima tra l’altro per le sue incisioni con ARCHIV. Fondata nel 1962 con la precisa finalità di dar vita ad una formazione la cui flessibilità e duttilità consentano alla compagine di esibirsi senza direttore, abilità queste apprezzate ormai in tutto il mondo, si presenterà al pubblico veronese assieme al violoncellista Julian Steckel, tra i violoncellisti più versatili e richiesti e vincitore della 59° edizione del Concorso ARD di Monaco.

Il programma prevede uno dei più begli esempi dello stile rococò: la sinfonia No. 14 in La maggiore Op.21/6, G. 498 di Luigi Boccherini, in cui gli elementi italiani prevalgono dando alla composizione una delirante e allo stesso tempo controllatissima allegria.  

Secondo brano in programma il concerto n. 2 in re maggiore per violoncello ed orchestra di Franz Joseph Haydn. Al servizio degli Esterhàzy egli compose due concerti per violoncello - strumento che fino a quel periodo era piuttosto trascurato come solista. Solo pochi compositori, tra i quali Boccherini, appunto, lo avevano introdotto come protagonista nelle loro composizioni. In questa composizione Haydn concentra la sua attenzione sulla parte solistica, con una scrittura di notevoli difficoltà che tende a sottolineare le potenzialità cantabili e timbriche dello strumento, trattandolo con la stessa espressività e scioltezza del violino, sfruttando soprattutto il registro acuto.

Caratteristiche che lo rendono un banco di prova molto importante per tutti i grandi violoncellisti. Concluderà la serata il Divertimento in Re Maggiore K 334 di Wolfgang Amadeus Mozart, che il grande direttore d’orchestra, veronese d’adozione, Peter Maag lo definiva in assoluto il brano più impegnativo per un’orchestra. Molteplici sono i motivi di interesse, sia sotto il profilo tecnico (la parte del primo violino è molto impegnativa e richiede la presenza di un musicista di grande valore) e sia per quello che riguarda il linguaggio espressivo, ricco di trovate e di umori di brillante musicalità.

Biografia Orchestra Camerata Bern

La Camerata Bern è stata fondata nel 1962 con la precisa finalità  di dar vita ad una formazione la cui flessibilità e duttilità consentano alla compagine  di esibirsi senza direttore, abilità queste apprezzate ormai in tutto il mondo. I membri dell’orchestra sono solisti e cameristi assai esperti. Sotto la direzione artistica della titolare Antje Weithas, o dei violinisti Kolja Blacher, Carolin Widmann, Erich Höbarth, il suono dell’ensemble si caratterizza per una omogeneità, una freschezza e sicurezza stilistica davvero rare, in ogni ambito stilistico. Solisti di primo piano riconoscono queste qualità alla Camerata e contribuiscono al suo successo: Andras Schiff, Tabea Zimmermann, Marie Luise Neunecker, Vadim Repin, Radu Lupu, Barbara Hendricks, Leonidas Kavakos, Angelica Kirchschlager. Numerose tournée hanno condotto il sodalizio sui più prestigiosi palcoscenici europei, dell’America del Nord e del Sud, in Australia e Giappone.

Le sue registrazioni per Philips, Decca, Denon, Erato, Novalis, Claves, Deutsche Grammophon, hanno ricevuto riconoscimenti internazionali quali il Grand Prix du Disque, l’Echo Klassik, il Record Academy Prize. Recentemente la Camerata si è esibita al Teatro Colon di Buenos Aires, al Teatro Solis di Montevideo e alla Victoria Hall di Ginevra. A partire dal 2011, l’orchestra ha iniziato un progetto per la diffusione della musica presso i più giovani nel Cantone di Berna e questa iniziativa ha già coinvolto più di 7000 nuovi ascoltatori.

In occasione dei suoi 50 anni di vita, la Camerata ha commissionato 20 opere per orchestra d’archi eseguite nel corso della stagione 2012/13. Come segno di riconoscimento dell’attività svolta dalla formazione nel corso della sua vita artistica, le corporazioni della città di Berna hanno regalato alla Camerata 14 strumenti ad arco di fattura barocca, con i quali vengono ora presentati programmi espressamente eseguiti su tali strumenti. Con il corpo di ballo del Teatro Municipale di Berna, la Camerata ha coprodotto nella stagione 2010/11 il programma” Volo di gravità” . La coreografia di Cathy Marston su opere di Martinu, Tartini, Silverstrow e Penderecki ha conosciuto un vivo successo nel corso di 10 rappresentazioni.

La nuova produzione “Caccia alla Strega”, è stata presentata nella primavera del 2013 con la stessa compagnia di balletto su  musiche di Vivaldi, Albicastro, Tartini e Albinoni. L’orchestra dà vita annualmente a Berna ad un proprio ciclo di concerti in abbonamento e a dei matinées al Centro Paul Klee nella grande sala del Conservatorio.

Sostenuto dalla Città di Berna, dalla borghesia cittadina e dal Cantone di Berna, il sodalizio si avvale anche dell’aiuto della Banca Sarasin e di altre fondazioni economico-finanziarie.

www.cameratabern.ch

Biografia violoncellista Julian Steckel

“Energia senza violenza, intelligenza senza chiusure, umore senza civetteria” (SüddeutscheZeitung, 2.12.2011). Sono alcuni dei tratti salienti della personalità artistica di Julian Steckel. Nato nel 1982 in una famiglia di musicisti, l’inteprete ha iniziato lo studio del violoncello all’età di 5 anni e successivamente ha ricevuto sollecitazioni, arricchimenti e indicazioni da Ulirch Voss,  Gustav Rivinius, Boris Pergamenschikow, Heinrich Schiff and Antje Weithaas.

Dopo aver vinto il primo premio al Concorso ARD di Monaco nel 2012, Julian Steckle è ora uno dei violoncellisti più richiesti ed apprezzati sulla scena internazionale. Già prima del 2012 era stato premiato nei Concorsi Rostropovich, Feuermann e Pablo Casals a Kronberg.  Nel 2012 all’artista è stato conferito il prestigioso premio ECHO classic per il suo CD con la  Rheinischen Philharmonie Koblenz e la direzione di Daniel Raiskin, dedicato alla musica ebraica del XX secolo con autori quali Bloch, Korngold e Goldschmidt. A questo Cd si sono aggiunte, con il suo partner pianistico Paul Rivinius, due registrazioni dedicate alle sonate francesi di S.Saens, Fauré, Debussy e Boulanger e un Cd monografico dedicato alle opere per cello e pianoforte di Mendelssohn, entrambi molto apprezzati dalla critica musicale. Nel Marzo 2013 è uscito inoltre un Cd per la Oehms Classics dedicato alle sonate russe.

Julian Steckel si è esibito come solista con la  Bavarian Radio Symphony Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra, le Radio Symphony Orchestra di Berlino, Stoccarda, Saarbrucken, Copenhagen e Varsavia, l’Orchestra di Parigi, la Kremerata Baltica, l’Orchestra Filarmonica di  S. Pietroburgo, le Orchestra da Camera Franz-Liszt di Budapest, di Zurigo e Stoccarda, con direttori quali Sir Roger Norrington, Mario Venzago, Christopher Hogwood, Heinrich Schiff, Andrey Boreyko, Michael Sanderling, Daniel Raiskin, Andrew Litton, Lan Shui e John Storgards. Queste performance sono state effettuate alla Filarmonia e alla Konzerthaus di Berlino, all’Herkulessaal di Monaco, al Teatro Nazionale di Gasteig,  sempre a Monaco, alla Laieszhalle di Amburgo, alla Cadogan Hall di Londra, alla Salle Pleyel e al Théâtre du Chatelet di Parigi, al  Concertgebouw di Amsterdam, alla Konzerthaus di Vienna, alla Tonhalle di Zurigo, a Lucerna e al Centro delle Arti di  Seoul.

Julian Steckel ha una forte predilezione per la musica da camera. Con partners quali Janine Jansen, Christian Tetzlaff, Antje Weithaas, Veronika Eberle, Menahem Pressler, Elisabeth Leonskaja, Lars Vogt, Alexander Lonquich, i Quartetti Ebène, Vogler e Guarneri, ha partecipato ai Festival ‘Spannungen” di Heimbach, allo Schleswig-Holstein, al Mecklenburg-Vorpommern e a Lucerna, a Ludwigsburg, Bonn, Schwetzingen, Zermatt, Mondsee, Cambrai e Menton. L’interprete suona un violoncello di Urs W. Mächler  del 2005.

(ph Teatro Ristori - ©Marco Borggreve)


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