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Concerto omaggio al Ristori per il 450° anniversario della nascita di Monteverdi

Al Teatro Ristori di Verona, nuovo appuntamento nell’ambito della programmazione dedicata alla Musica Barocca: giovedì 30 marzo alle ore 20.30, l’orchestra Concerto Italiano, la cui storia si sovrappone a quella della rinascita della musica antica in Italia, si cimenterà con “Notte. Storie di amanti e guerrieri”, con la musica di Claudio Monteverdi, nel 450° anniversario dalla nascita. A dirigere l’orchestra sarà Rinaldo Alessandrini, clavicembalista, organista e fortepianista, nonché fondatore e direttore di Concerto Italiano.

Prima dello spettacolo, alle ore 19.15, al foyer del Teatro degustazione dell'Amarone Azienda Agricola Torre D’Orti. Dall’unione di vino e musica possono nascere grandi emozioni, per questo il Teatro Ristori ha voluto unire l’arte della musica all’arte del vino; e così l’Azienda Agricola Torre D’Orti sarà al Teatro Ristori, nell’ambito degli appuntamenti con le Famiglie dell’Amarone d’Arte.

“L’evento che il Teatro Ristori presenta, per i 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, è unico nel suo genere”, sottolinea il direttore artistico del teatro, il maestro Alberto Martini. “A dirigere l’orchestra avremo il più accreditato interprete al mondo della musica di Monteverdi, il maestro Alessandrini, tanto che il Teatro alla Scala gli ha affidato l’intero progetto su Monteverdi. Quanto a Claudio Monteverdi, è uno dei compositori più importanti per aver dato vita all’opera come la intendiamo oggi. Il Teatro Ristori e Fondazione Cariverona ribadiscono l’impegno ad alzare il livello di conoscenza nel campo artistico, con un cartellone che non ha pari a Verona almeno da vent’anni a questa parte”.

Le musiche di Claudio Monteverdi, in programma al Teatro Ristori, rappresentano l’esempio migliore delle opere di questo compositore che segna il passaggio dal Musica Rinascimentale alla Musica Barocca. I madrigali di Monteverdi sono dei componimenti vocali polifonici quasi sempre a cinque voci in cui il compositore ha eccelso a cavallo fra Cinquecento e Seicento. In uno di questi, “Hor che’l ciel e la terra”, i versi petrarcheschi hanno contribuito a renderlo ancora più intenso. Ne conosciamo nove libri: summa della sua immortale arte musicale e teatrale. In programma, un'esauriente antologia realizzata da uno dei suoi massimi interpreti viventi, col suo storico gruppo: Rinaldo Alessandrini e il Concerto Italiano. Non potevano poi mancare le Sinfonie delle sole tre opere sopravvissute – Orfeo, Il ritorno di Ulisse in patria, L'incoronazione di Poppea – e il celeberrimo “Combattimento di Tancredi e Clorinda” su testo della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, tratto dall'Ottavo libro dei Madrigali.

Concerto Italiano, orchestra

Dalla sua fondazione nel 1984, Monteverdi, Bach e Vivaldi sono stati i perni principali sopra i quali il Concerto Italiano ha saputo rinnovare il linguaggio della musica antica, rivelandone aspetti estetici e retorici completamente inediti. A distanza di anni le incisioni discografiche del gruppo sono ancora considerate versioni di riferimento da critica e pubblico, a testimonianza del definitivo significato che il gruppo ha saputo dare al suo impegno e alle sue realizzazioni.

Numerosi progetti monteverdiani per l’anniversario del 2017, tra cui, oltre ai numerosi concerti europei, un tour cinese con l’Orfeo e uno giapponese con i Vespri e un concerto alla Carnegie Hall con l’”Incoronazione di Poppea”. Concerto Italiano incide in esclusiva per Naive. Le distinzioni e i riconoscimenti della critica discografica, pervenuti negli ultimi anni alla sua discografia sono significativi: cinque Gramophone Awards – 1994, 1998, 2002, 2004, 2015 e unico gruppo italiano con tre registrazioni in nomination nel 1998 e il migliore disco della categoria “barocco strumentale” nel 2004 - due Grand Prix du Disque, tre Premi della Critica Discografica Tedesca. La critica musicale inglese ha decretato le registrazioni delle Quattro Stagioni di A. Vivaldi e dei Concerti Brandeburghesi di J. S. Bach le migliori sul mercato. 

Rinaldo Alessandrini, direttore d’0rchestra e clavicembalo

Rinaldo Alessandrini, da venti anni sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, cercando di attribuire nuovamente alle esecuzioni tutte quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII. Oltre a curare l’attività di Concerto Italiano conduce una intensa attività solistica, ospite dei festivals di tutto il mondo. A questo, affianca poi la direzione di numerose orchestre, come ad esempio Orchestra Sinfonica Città di Granada, Detroit Symphony Orchestra, Orchestra Regionale Toscana, Scottish Chamber Orchestra, Nothern Symphonia, Boston Handel & Haydn Society, Freiburger Barockorchester.

Tra le prossime produzioni, le tre opere monteverdiane alla Scala e a Parigi all’Opera Garnier con la regia di Bob Wilson, “Orfeo” di Gluck alla Norske Opera, “Don Giovanni” all’opera di Bergen, oltre a numerosi concerti a Bolzano, Portland, Seattle, Ginevra, Toulouse, Copenhagen, Venezia. Dal 2016 è direttore artistico del festival barocco del Teatro Rossini di Lugo di Romagna “Purtimiro”. Inoltre, è autore di una monografia su Monteverdi pubblicata in Francia da Acte Sud e responsabile editoriale per Baerenreiter dell’edizione critica delle opere di Monteverdi.


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