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Prosegue la Stagione Danza al Teatro Ristori con tre coreografie di "Aterballetto"

Mercoledì 11 aprile al Teatro Ristori di Verona, prosegue la Stagione di Danza, con la prestigiosa compagnia nazionale ATERBALLETTO, (Fondazione Nazionale della Danza), con tre nuove coreografie: ANTITESI (coreografia di ANDONIS FONIADAKIS), #HYBRID (coreografia e ideazione costumi di PHILIPPE KRATZ), L’ECO DELL’ACQUA (coreografia e ideazione scene di PHILIPPE KRATZ).

ATERBALLETTO riunisce idealmente le tre linee portanti della sua attuale identità artistica: un’attenzione assoluta per la coreografia di danza; un dovere nell’individuazione e incoraggiamento di nuovi autori attivi in Italia; la proposta delle attuali più convincenti espressioni coreografiche sviluppatesi nel mondo. Il tutto rappresentato, o per meglio dire interpretato da una formazione il cui ben noto talento e bravura si sposano sempre più con la fioritura strepitosa delle personalità individuali – la cui sensibilità, bellezza, stile, dinamica fisica ormai talmente distinta e ‘riconoscibile’ conferisce ai vari lavori e alle varie distribuzioni di cast un inequivocabile valore aggiunto.

Ultimo spettacolo della Stagione di DANZA al Teatro Ristori, già sold-out, sarà mercoledì 18 aprile con ZOTTO VIRTUOSO TANGO con le coreografie di Miguel Angel Zotto, che sarà anche protagonista della serata assieme a Daiana Guspero, Pablo Moyano, Roberta Beccarini e la musica dal vivo del Quintetto Tango por Tres. 

Mercoledì 11 aprile, alle ore 20.30, sarà la volta della straordinaria nazionale ATERBALLETTO, (Fondazione Nazionale della Danza), che è attiva dal 1977 e collabora con alcuni tra i coreografi più importanti del panorama internazionale contemporaneo, rivolgendo attenzione anche ai giovani più interessanti della scena italiana.

Tre saranno le coreografie proposte:

ANTITESI (coreografia di ANDONIS FONIADAKIS), racchiude la volontà del coreografo di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto; si nutre di antico e di attuale, nello spirito del “tutto presente in tempo reale” che distingue le nostre vite in questo millennio denso, veloce, pronto a rompere tutti gli schemi, senza mai rinunciare però al passato.

#HYBRID (coreografia e ideazione costumi di PHILIPPE KRATZ), due movimenti si incontrano e mescolano elementi eterogenei tra loro. Codici e caratteri differenti creano incroci apparentemente disarmonici per il loro ibridismo. Il lavoro in punta si integra con il popping della street dance in combinazioni e consonanze di accordi, che si riflettono nelle mescolanze di suoni afro-americani della musica di Romare. Stili di danza differenti, pensati spesso come opposti, violano le barriere dei propri generi, quasi a raggiungere un benefico sincretismo.

L’ECO DELL’ACQUA (coreografia e ideazione scene di PHILIPPE KRATZ), tra cielo e terra si replica di continuo «il destino dell’uomo». E il corpo? A volte i corpi piovono sui campi come le pesanti nuvole di polvere raccontate da Goethe in una delle sue più belle liriche: Gesang der Geister über den Wassern (Canto degli spiriti sulle acque). Da questa lettura di Goethe e all’episodio dell’abbattimento di un aereo civile in Ucraina da parte di un missile militare nasce L’ECO DELL’ACQUA, nuova coreografia di Philippe Kratz per Aterballetto.

FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA - La Fondazione Nazionale della Danza – Compagnia Aterballetto è attiva dal 1977 e collabora con alcuni tra i coreografi più importanti del panorama internazionale contemporaneo, rivolgendo attenzione anche ai giovani più interessanti della scena italiana.

Dal 2017 la Fondazione ha intrapreso un nuovo corso con una rinnovata dinamica progettuale, intendendo produrre spettacoli appartenenti a universi artistici e coreografici diversi tra loro, rivolti a pubblici differenti e adatti di volta in volta a spazi teatrali di ogni sorta. Mantenendo e sviluppando il peso artistico che le è riconosciuto, intende rivolgersi al sia al panorama nazionale che a quello internazionale stimolando la diffusione nel nostro Paese di una cultura della danza, e favorendo un maggiore irraggiamento della danza italiana all’estero.

In questa tensione volta a favorire lo sviluppo di un linguaggio contemporaneo e internazionale per definizione, la FND avvierà nuove partnership e collaborazioni, proponendosi come complice per la promozione e la programmazione, indipendentemente dalle proposte legate al proprio repertorio e alla propria compagnia.

Lo sviluppo e l’articolazione del suo progetto produttivo passato e futuro sono ben evidenti guardando alla sequenza di spettacoli iniziata con Golden Days nel giugno 2017, per arrivare a settembre 2018 con un Bach Project che mette la Fondazione in dialogo con tre festival diversi di Torino e Milano al tempo stesso. Armonizzando grandi proposte di repertorio con uno sguardo a dimensioni più teatrali, senza smarrire la propria attenzione per i giovani interpreti italiani.


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