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L’acclamata flautista Dorothee Oberlinger e i Sonatori della Gioiosa Marca in concerto al Teatro Ristori

Primo appuntamento al Teatro Ristori della rassegna Barocca, giovedì 25 novembre alle ore 20 con protagonista l’acclamata flautista Dorothee Oberlinger, designata Migliore Strumentista dell’anno da Opus Klassik, prestigioso premio della musica classica tedesca. Insieme alla Oberlinger I Sonatori della Gioiosa Marca, affermato complesso italiano nell’esecuzione di musiche antiche su strumenti storicamente informati e il soprano Elisabetta De Mircovich.

Il programma di questo concerto raccoglie alcuni esempi di musiche ‘notturne’ della tradizione europea, legati a fastose celebrazioni, drammi e idilli amorosi, tenere ninnenanne e fantasmi, atmosfere natalizie. Il cardine è rappresentato dalla musica di Antonio Vivaldi: le sue opere saranno alternate a canzoni, diminuzioni, madrigali provenienti da tutta Europa. Si inizia con Nani Nani, antichissima ninnananna sefardita, collegata sia alla tradizione araba che a quella cristiana.

Segue la Sinfonia per la serenata di Vivaldi La Senna Festeggiante, scritta in onore di Luigi XV, testimonianza delle strette relazioni diplomatiche e musicali fra Parigi e Venezia nel Settecento, e dove l’atmosfera notturna è magicamente ricreata nell’andante molto.

Le variazioni sul brano O Slaep, zoute slaep (O sonno, dolce sonno) del liutista franco fiammingo Nicolas Vallet, tratte dal song del compositore inglese Robert Jones Farewell dear love (un big hit del primo Seicento, lo si ritrova anche nella Dodicesima Notte di William Shakespeare) vengono qui affiancate alle virtuosistiche variazioni per flauto di Jacob van Eyck, flautista cieco e suonatore di carillon. Suo anche il bellissimo canto dell’usignolo, uccello notturno per antonomasia. Il Concerto per violino Il Riposo, poi trasformato da Vivaldi in Concerto per il Santissimo Natale, è qui arrangiato per flautino. Gli archi in sordina senza cembalo suggeriscono un soffuso e scintillante paesaggio innevato. La Barzelletta L’altra nocte, del 1502, è di un oscuro autore veneto, Fra Gerardo: narra di un amante che sogna di trovarsi a letto con la sua bella, e di cantare un notturno assieme a lei – ma quando si sveglia e tende la mano per toccarla, si accorge che il letto è vuoto, e lei lo ha lasciato.  Chiude la prima parte il concerto vivaldiano in Do minore, tonalità cupa, evocativa di brume e tenebre: richiede diteggiature astruse, arpeggi funambolici e frequenti cambi di registro. La Sonata RV59 apparve in una raccolta, Il Pastor Fido, pubblicata a Parigi nel 1743 come op. 13 di A. Vivaldi: il vero autore è invece Nicholas Chédeville, celebre oboista e virtuoso di ghironda (musette) parigino. Il fulcro emozionale della sonata è una Pastorale (brano tipico delle musiche natalizie) con vari episodi tra flauto, violoncello obbligato e ghironda.

La canzonetta “Dormi dormi”, del compositore fiorentino Giovanni Battista da Gagliano, è una sorta di ninnananna al contrario, in cui l’amante si deve arrendere, suo malgrado, al pesante sonno dell’amata: qui è eseguita “incastonata” tra inserti strumentali tratti dalla canzona “La Lusignola” del coevo Tarquinio Merula.
La Musica notturna delle strade di Madrid di Luigi Boccherini, qui nella versione per quintetto d’archi e chitarra, racconta con i suoni la vivace vita notturna delle strade madrilene.  La “Ritirata” che chiude questa originale composizione rievoca il passaggio della pattuglia della guardia militare che annuncia il coprifuoco e interrompe la vita notturna della città.

Il celebre concerto di Vivaldi La Notte, qui nella più tarda versione dell’Op.X, chiude il percorso e riassume in sé tutti gli aspetti della notte: le tenebre misteriose, le apparizioni fantastiche, il sonno e l’aurora. A mezzanotte scocca l’ora fatidica e il nuovo giorno prende lentamente forma dal nulla.

Luigi Mangiocavallo ha riarrangiato per i Sonatori della Gioiosa Marca il celebre pezzo jazz di Thelonious Monk Round Midnight. Dopo un’improvvisazione del contrabbasso, l’introduzione parte con una citazione da una scena-chiave dell’Orfeo di Monteverdi: in Possente Spirito Orfeo fa assopire Caronte col proprio canto, così da poter attraversare il fiume Stige e raggiungere la sua amata Euridice.

Informazioni e contatti

Per maggiori informazioni sulla stagione 2021/2022 del Teatro Ristori e per gli orari di biglietteria:

In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, dal 6 agosto 2021 l’accesso in Teatro avviene su esibizione di Certificazione verde Covid-19 - Green Pass (fatta eccezione per i minori 12 anni).


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