Eventi

"Equilibri geopolitici", tre straordinari incontri per esplorare la connessione tra eventi storici, geopolitica e arte

Le interconnessioni tra geopolitica, storia ed arte sono molteplici e complesse. La geopolitica può influenzare la produzione artistica e culturale di una determinata epoca, mentre l'arte e la cultura possono a loro volta riflettere e influenzare la politica e la società. In particolare, la storia dell'arte può offrire una preziosa prospettiva per comprendere come le relazioni geopolitiche abbiano influenzato la produzione artistica di una determinata epoca. D'altra parte, la geopolitica contemporanea può influenzare la produzione artistica in modo più diretto. Ad esempio, le opere d'arte che affrontano temi come la guerra, il terrorismo e la globalizzazione riflettono spesso le tensioni e le contraddizioni della società contemporanea.

La storia, inoltre, può aiutare a comprendere meglio le dinamiche geopolitiche e a individuare analogie e dissonanze con il passato. Attraverso lo studio degli accadimenti che hanno caratterizzato le epoche passate, si possono identificare i modelli di comportamento delle nazioni e dei governi in situazioni geopolitiche di crisi o di conflitto, e capire meglio le implicazioni che queste hanno avuto sulle relazioni internazionali. La comprensione delle dinamiche geopolitiche passate può anche offrire spunti per la soluzione di problemi geopolitici attuali.

In sintesi, la storia, l'arte e la geopolitica sono strettamente interconnesse e possono offrire molteplici prospettive per comprendere meglio il mondo in cui viviamo. Per esplorare questa connessione, il “Club di Soave” () in collaborazione con la Fondazione Arangio-Ruiz ETS, l’associazione Soave Cultura e con il patrocinio del Comune di Soave, presenta "Equilibri Geopolitici", una rassegna di tre incontri con qualificati e brillanti esperti. Un'opportunità unica per comprendere il nostro mondo e il suo passato, analizzare le dinamiche che ne influenzano l'evoluzione e valutare le conseguenze delle scelte geopolitiche sulle arti e la cultura. In tre incontri, il pubblico sarà guidato in un viaggio attraverso le vicende storiche, le dinamiche attuali e le opere d'arte che ne sono state influenzate.

Il primo incontro con il prof. Antonio Musarra, Associato di Storia Medievale Sapienza Università di Roma è previsto per giovedì 01 giugno, e vedrà un’analisi delle vicende geopolitiche nel Mediterraneo medioevale. Con la sua documentata narrazione, Musarra condurrà il pubblico verso la scoperta di un mondo dinamico, in completa trasformazione: oltre agli “stati crociati”, il conflitto fra Mongoli e Mamelucchi, tra Angioini e Aragonesi, tra Pisani e Genovesi e tra Veneziani e Genovesi. Insomma, una sorta di “Great Game” mediterraneo, concentrato nei cento anni compresi fra il 1250 e il 1350, le cui interferenze geopolitiche su Egitto, Siria, Turchia, nord Africa, penisola arabica e vicino oriente sono ancora di vivissima attualità.

Nel secondo incontro con il dott. Dario Fabbri, analista geopolitico, saggista e direttore della rivista mensile di geopolitica Domino, programmato per mercoledì 14 giugno, l’attenzione si sposterà sulle dinamiche che stanno cambiando il mondo e sul loro impatto sulla scena internazionale. Fabbri, studia l’interazione fra aggregazioni umane in spazi geografici ben specifici. Con la sua visione “filosofica” della geopolitica, mette da parte morale e moralismi, per analizzare con lucidità i comportamenti delle grandi potenze in conflitto nel XXI secolo. In sintesi, per immaginare cosa sarà dell’Europa, quale destino coglierà la Russia, come l’America vorrà stare in cima al mondo, come la Cina proverà a sfidarla.

La rassegna si chiuderà venerdì 16 giugno, con il dott. Jacopo Veneziani, divulgatore e storico dell’arte, neo-presidente della galleria Ricci Oddi di Piacenza. Veneziani, con la sua grinta espressiva, esplorerà l'influenza dei cambiamenti geopolitici sull’arte, aiuterà a comprendere il ruolo storico delle opere d’arte come armi geopolitiche; ma anche come strumenti di mediazione e di pace. Lo studio delle relazioni tra arte e politica internazionale, che passa attraverso l’osservazione delle opere d’arte di ieri con lo sguardo di oggi; l’osservazione, attraverso il filtro dell’arte contemporanea, della cultura geopolitica del presente, pone quesiti di grande attualità, a partire dai conflitti in corso, dalle gerarchie tra potenze e dall’instabilità dei rapporti tra stati.

«Questi incontri, organizzati nel magnifico contesto medioevale di Soave, rappresentano un’opportunità unica per approfondire scenari ed equilibri internazionali attraverso lo sguardo e le conoscenze di tre straordinari ospiti. Permetteranno di fare chiarezza sugli equilibri tra potenze, che hanno radici storiche e che continuano ad influenzare gli attuali scenari geopolitici”, spiega Attilio Di Scala, ideatore della rassegna e coordinatore per la ricerca in ambito geopolitico del “Club di Soave”. “E’ un'opportunità per gli appassionati di storia, geopolitica e arte, per approfondire il tema dell'equilibrio geopolitico e delle sue implicazioni. L'evento sarà inoltre occasione per stimolare la riflessione su come la geopolitica influenzi le scelte dell'arte e della cultura, e come le dinamiche storiche, specialmente di quelle mediterranee, possano invece aiutare a comprendere meglio gli attuali conflitti per identificare soluzioni di pace e mediazione».

Gli incontri si terranno nella Sala Garribba, sede dell’antico Palazzo di Giustizia di Soave (VR), in Piazza Antenna.


Si parla di