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Alla Gran Guardia di Verona la mostra fotografica "Hope" per il Prix Pictet

Prix Pictet, tra i più importanti premi a livello mondiale per la fotografia sul tema della sostenibilità, per la prima volta giunge a Verona. La mostra “Hope” sarà esposta dal 18 febbraio al 24 marzo 2021 al Palazzo della Gran Guardia, in collaborazione con il Comune di Verona. Una grande mostra dedicata quest’anno al tema della "speranza", da cui il titolo “Hope”. I 12 fotografi finalisti, protagonisti del percorso fotografico, esplorano i modi positivi in cui l’umanità sta affrontando le crisi ambientale e sociale dei nostri tempi. Una fonte di ispirazione per tutti anche nell’attuale contesto di crisi pandemica e di incertezza che stiamo vivendo.

L’esposizione, patrocinata dal Comune di Verona, sarà allestita presso il Palazzo della Gran Guardia (che riapre le sue porte dopo mesi di chiusura per le restrizioni) dal 18 febbraio al 24 marzo 2021 con ingresso gratuito (orario: lun-ven dalle ore 11 alle 18) e metterà in mostra le migliori opere selezionate tra primari artisti internazionali. Il tour mondiale proseguirà poi nelle città di Milano, Tel Aviv, Shanghai, Beijing e Dublino, tra le altre.

Il Prix Pictet è stato istituito nel 2008 dal Gruppo Pictet, tra i principali gestori patrimoniali indipendenti in Europa. Ogni edizione è stata dedicata negli anni ad un tema specifico che mira a promuovere il dibattito su problematiche legate alla sostenibilità. Questa ottava edizione “Hope” è stata preceduta da: “Water” (prima edizione) e poi “Earth”, Growth”, “Power”, “Consumption”, “Disorder” e “Space”. Temi che raccontano il credo a 360 gradi del Gruppo Pictet nei confronti della sostenibilità come principio guida nella gestione degli investimenti e non solo. Proprio in questo contesto si inserisce l’organizzazione, da oltre dieci anni, del Prix Pictet, ad oggi il più importante concorso fotografico a livello globale, per aumentare la consapevolezza sugli inarrestabili cambiamenti in atto e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgente necessità di agire a favore di un modo più sostenibile.

Siamo tornati! Vi aspettiamo in Gran Guardia, per leggere insieme la Fotografia.

Pubblicato da Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri su Giovedì 18 febbraio 2021

Il presidente onorario, tra i fondatori del Prix Pictet, è stato fin dal 2008 Kofi Annan, il quale espresse la profonda speranza di poter ancora porre rimedio ai danni catastrofici cui il mondo sta assistendo. Da qui nasce oggi “Hope”. Il lavoro dei 12 fotografi finalisti sottolinea la grande speranza del Prix Pictet, la scommessa che tutti noi facciamo sul futuro: che l’arte possa incoraggiare all’azione e trionfare là dove le parole, da sole, hanno fallito. 

La vincitrice dell’ottavo Prix Pictet è Joana Choumali. La fotografa ivoriana è stata premiata il 13 novembre 2019 al museo Victoria & Albert di Londra (durante l’inaugurazione ufficiale della mostra) per la serie Ça va aller (Andrà bene), che si compone di fotografie scattate a tre settimane dall’attacco terroristico sferrato la domenica del 13 marzo 2016 a Grand-Bassam, in Costa d’Avorio. Choumali è stata selezionata da una giuria indipendente presieduta da Sir David King, ex Special Representative for Climate Change del governo britannico, che ne ha descritto il lavoro come «una meditazione brillantemente originale sulla capacità dello spirito umano di trarre speranza e resilienza persino dagli eventi più traumatici». Un messaggio forte, d’impatto e quanto mai calzante rispetto all’attuale contesto storico in cui ci troviamo. In ogni edizione del concorso, alle opere che meglio esprimono il tema viene riconosciuto un premio del valore di 100mila franchi svizzeri.

I finalisti del Prix Pictet quest’anno sono: Shahidul Alam, nato nel 1955 a Bangladesh, residente a Dacca, Joana Choumali, nata nel 1974 in Costa d’Avorio, residente ad Abidjan; Margaret Courtney-Clarke, nata nel 1949, Namibia, residente a Swakopmund, Rena Effendi, nata nel 1977 a Baku, residente a Istanbul, Lucas Foglia, nato nel 1983 negli Stati Uniti, residente a San Francisco, Janelle Lynch, nata nel 1969 negli Stati Uniti, residente a New York, Ross McDonnell, nato nel 1979 in Irlanda, residente a New York, Gideon Mendel, nato nel 1959 in Sudafrica, residente a Londra, Ivor Prickett, nato nel 1983 in Irlanda, residente tra l’Europa e il Medio Oriente, Robin Rhode, nato nel 1976 in Sudafrica, residente a Berlino, Awoiska van der Molen, nata nel 1972 nei Paesi Bassi, residente ad Amsterdam, Alexia Webster, nata nel 1979 in Sudafrica, residente a New York.

Informazioni e contatti

Web: https://scaviscaligeri.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=70980.

La mostra è visitabile gratuitamente presso il palazzo della Gran Guardia di Verona. L'esposizione è aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 18 febbraio al 24 marzo 2021 da lunedì a venerdì dalle ore 11 alle 18. Sabato e domenica chiuso.


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