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Alla Galleria d'arte moderna Achille Forti la nuova esposizione "Contemporaneo Non-Stop. Il respiro della natura | Aria"

CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura | ARIA, a cura di Patrizia Nuzzo, Curatrice Responsabile Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea, si apre al pubblico per offrire un nuovo viaggio esperienziale incentrato sull’elemento dell’aria, inteso nella duplice valenza di principio generativo o distruttivo. Un percorso che, dall’unico frammento dell’opera di Anassimene di Mileto (586 a.C. – 528 a.C.), trova il suo sviluppo per diventare mostra in occasione del terzo appuntamento dedicato al contemporaneo della GAM. Per Anassimene di Mileto, l’Aria è arché, principio primordiale di tutte le cose, sostanza fisica concreta, infinita e in movimento incessante. L’universo viene concepito come un gigantesco organismo vivente che respira l’aria in cui è immerso, e il respiro stesso è la sua vita e la sua anima.

Francesca Rossi, Marta Ugolini e Patrizia Nuzzo - Galleria d'arte moderna Achille Forti - Mostra Contemporaneo Non-Stop Aria 2023-24 / foto ufficio stampa Comune di Verona

«La mostra a ciclo annuale “Contemporaneo Non-Stop: Il respiro della Natura” dedicata all’elemento Aria – dichiara l’assessora alla Cultura Marta Ugolini – completa un ciclo espositivo quadriennale avviato in piena pandemia, con l’obiettivo di guardare a temi impellenti del tempo presente e di generare nel visitatore emozioni sulla natura e sulla sua capacità di essere, al tempo stesso, generatrice e distruttrice. Come Amministrazione, ci riconosciamo nella necessità di veicolare attraverso l’arte, soprattutto contemporanea, messaggi che sollecitino cambiamenti di atteggiamento, per aiutare a costruire una transizione verso un mondo più giusto e sostenibile, dove l’uomo non si ritenga il dominatore incontrastato della natura. Sono particolarmente grata alla curatrice Patrizia Nuzzo e alla direttrice Francesca Rossi per il loro impegno sul progetto espositivo e nella partecipazione dei nostri Musei Civici alla 19° giornata del Contemporaneo, che mette Verona in dialogo con le principali istituzioni dell’Arte Contemporanea in Italia, a partire dallo Studio La Città, parte attiva del progetto espositivo che si chiuderà il 6 ottobre 2024».

«Partendo da questo assunto filosofico – spiega la curatrice Patrizia Nuzzo –, l’elemento Aria viene declinato nella nostra contemporaneità per una riflessione sulla natura e le sue ambivalenze: l’uomo, non più in una posizione antropocentrica, quale signore incontrastato dell’universo, viene qui proposto in un modello biocentrico in una sorta di ecosistema di cui condivide con gli altri esseri la responsabilità e la consapevolezza di un ruolo decisivo nel determinare le sorti del pianeta. Attraverso le opere in mostra l’aria viene resa tangibile come sostanza generatrice di vita, elemento impalpabile che avvolge tutto ciò che esiste e rende possibile una risonanza tra gli esseri viventi. Essa diviene dunque soffio vitale, principio vivificatore, forza che anima il mondo».

«Gli obiettivi dell’Agenda 2030 per il benessere delle persone, del pianeta e per la prosperità – sottolinea la direttrice dei Musei civici veronesi Francesca Rossi – sono un punto di riferimento per la progettazione dei musei di tutto il mondo e il tema della sostenibilità sta cominciando a incidere sempre di più sulle scelte espositive. Anche i Musei Civici di Verona sono coinvolti in questo cammino e oggi la GAM, con l’inaugurazione di Aria, corona un progetto visionario che l’ha impegnata negli ultimi quattro anni in un intenso dialogo con gallerie private e artisti, rivolto a dare forma, attraverso un’azione corale, a una riflessione sull’urgenza dei problemi del rapporto tra Umanità e Natura».

Francesca Rossi, Marta Ugolini e Patrizia Nuzzo - Galleria d'arte moderna Achille Forti - Mostra Contemporaneo Non-Stop Aria 2023-24 / foto ufficio stampa Comune di Verona

Le opere e gli artisti di ARIA

Le opere degli artisti del comparto del contemporaneo della GAM – Julia Bornefeld, Francesco Candeloro, Andrea Guastavino, Donata Lazzarini – sono esposte insieme a quelle dell’artista americana Tracey Snelling, rappresentata dalla galleria Studio la Città.

Julia Bornefeld, nei lavori tratti dalla serie Morphic Fields (2018), parte dall’idea di un campo di informazioni che permette agli organismi di entrare in contatto e influenzarsi a vicenda per sola presenza, attingendo così alla memoria biologica collettiva della specie. Questo concetto di relazione viene applicato nella dinamica tra fruitore, spazio e opera: il ritmo incessante e disorientante del video risuona nello spazio, interagisce con le tele e coinvolge lo spettatore a livello fisico ed emotivo. Queste forme strutturate in modo amorfo sembrano animate da un moto primordiale, da un soffio che è creatore di corpi celesti, mondi, galassie che si formano negli occhi dell’osservatore e possono essere liberamente compresi a livello istintivo.

Francesco Candeloro lavora con lastre di plexiglas sulle quali imprime rarefatte visioni di scorci metropolitani. L’artista porta in un unico ambiente una moltitudine di spazi differenti, che si incrociano e si  compenetrano a vicenda: le opere scelte per la mostra, Luoghi Quotidiani (Napoli)Altri Segni Altri Passaggi (Londra)Altre Nature (Seoul), si manifestano agli occhi del visitatore, ma al suo passaggio la prospettiva, e quindi la percezione, muta dando vita a una nuova immagine – e ad una nuova città – scaturita dalla fusione delle diverse lastre. Sospese nell’etere, queste metropoli si spogliano di ogni connotazione storica e restano fluttuanti in una dimensione che si astrae dallo spazio-tempo.

Andrea Guastavino nelle due serie Risvegli (2003) e Souvenir (2005) infondeil soffio vitale a fotografie che portano il segno dello scorrere del tempo. L’artista elabora scatti di monumenti classici, sculture e interni quotidiani decontestualizzandoli e arricchendoli di nuovi significati tramite l’intervento manuale. Al tradizionale sviluppo della fotografia fa seguito l’immersione della stampa in miscele e sostanze naturali, in questo caso nella cera e nella resina. Come un moderno alchimista, l’artista manipola gli elementi, oggetto della sua sperimentazione: degli scatti di partenza rimangono solo le spoglie e il risultato è una visione esoterica, incorporea e fugace. Nei suoi lavori il passato, inteso come elemento fecondo, entra in contatto con la contemporaneità e la arricchisce.

Donata Lazzarini presenta un’installazione appositamente realizzata per la mostra, dal titolo zɛnəˈdʒɛnɪsɪs: le gru e le cicogne, che si compone di esili strutture in acciaio dalle quali pendono leggere forme viventi le quali, lasciandosi cullare dal vento, accarezzano il fruitore al suo passaggio. La scelta degli elementi sospesi non è casuale: piume, piccoli oggetti e tillandsie – dette figlie dell’aria, piante in grado di vivere senza terriccio né radici – reagiscono alle variazioni prodotte nell’ambiente dal movimento, dalla corrente e dalle vibrazioni. La connessione dell’opera con il visitatore e l’ambiente innesca inoltre una risonanza tra uomo e natura la quale si traduce in un invito dell’artista stessa verso un cambiamento generazionale che transita attraverso la levità e l’armonia tra i viventi.

Tracey Snelling (rappresentata dalla galleria Studio la Città, Verona), articola la propria ricerca su tematiche sociali quali la povertà, il sovraffollamento e la precarietà delle situazioni abitative. La scultura del 2016 Tenement Rising porta all’interno dello spazio museale l’atmosfera e lo spirito di Pechino, città nella quale si è immersa in occasione di una residenza artistica. Moduli costituiti da condomini di piccole dimensioni sono accatastati a formare un colossale edificio che sovrasta l’osservatore. Attraverso le piccole e numerose finestre vengono proiettati video e immagini di una brulicante umanità, voci sfuggenti sospese nell’aria che traslano l’attenzione del visitatore dall’osservazione al campo della narrazione. Snelling tramite i media di scultura, video e installazione esplora luoghi, persone e culture, rielaborandoli in nuove realtà che incessantemente mutano a seconda della percezione dell’osservatore.

Il format CONTEMPORANEO NON-STOP

È uno spazio riservato all’approfondimento dei linguaggi contemporanei attraverso l’esposizione delle opere più rappresentative della collezione civica che raccoglie più di 400 artisti di fama internazionale. Infranti i confini dell’arte e i propri statuti, ognuna di queste opere è in grado di aprirsi a nuovi significati attraverso approfondimenti che indagano i temi più stringenti e contingenti del nostro presente. La molteplicità dei linguaggi – dal digitale alla fotografia, dall’installazione alla più tradizionale tecnica pittorica – va dunque esprimendosi, nella cornice prestigiosa di Palazzo della Ragione, attraverso un gioco di assonanze e contrappunti in un circuito aperto tra spazio, opera e fruitore.

Il primo appuntamento del format CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura, ideato da Patrizia Nuzzo, è stato inaugurato in formato digitale nell’inverno 2020, in piena pandemia, e ha presentato una compagine di artisti che ha sviluppato il tema della natura attraverso una riflessione sui quattro elementi – terra, acqua, fuoco e aria – indagati nella bivalenza della propria azione. Da qui prende avvio l’approfondimento che, ogni anno, è dedicato in modo specifico a ciascun elemento, attraverso la valorizzazione delle opere della collezione e di quelle scelte tra due gallerie del territorio. Accanto ai lavori della collezione d’arte contemporanea della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, gli spazi del mezzanino ospitano, infatti, quelli recenti e/o inediti di alcuni artisti rappresentati dalle gallerie private della città. 

Ulteriori informazioni: https://gam.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=88915.

Galleria d'arte moderna Achille Forti - Mostra Contemporaneo Non-Stop Aria 2023-24 / foto ufficio stampa Comune di Verona

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