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L’Histoire du Soldat di Stravinsky con Peppe Servillo al Teatro Ristori

Proseguono gli appuntamenti del mese di aprile della rassegna "Teatro Ristori Digital". Sabato 24 aprile alle ore 20 uno speciale omaggio al genio di Igor Stravinsky con L’Histoire du Soldat, basato su una favola di Afanasiev, su testo di Charles Ferdinand Ramuz. Lo spettacolo sarà trasmesso online sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Teatro Ristori.

Cos’hanno in comune Igor Stravinsky, genio di San Pietroburgo e Dante Alighieri, il Ghibellin Fuggiasco? Prima di tutto una ricorrenza importante: il 2021 vede infatti accomunati gli anniversari della morte di Dante (1321) e di Stravinsky (1971). Poi un reale parallelismo tra questi due illustri “pellegrini”, che trasformarono il momento critico della loro vita nel punto di forza: esuli dalle rispettive patrie per motivi politici (Firenze e San Pietroburgo), creatori di nuovi codici linguistici (il Volgare dantesco e il “rap” ante litteram del Teatro da Camera stravinskiano), abili nel cercare di ridurre i costi d’allestimento scenico (l’Alighieri affida la polifonia delle Sacre Rappresentazioni alla sola voce della Commedia, Stravinsky riduce le masse artistiche dell’Opera Lirica a un piccolo ensemble da «‘motocarro’ di Tespi»), entrambi utilizzano il simbolo del Diavolo come metafora della guerra. Vi è analogia anche nell’affidare un genere alto al linguaggio del volgo.

L’Histoire du Soldat è un capolavoro teatrale e musicale del Novecento, da una favola di Afanasiev, su testo di Charles Ferdinand Ramuz.  Stravinsky volutamente aveva ideato uno spettacolo che potesse essere realizzato con pochissimi mezzi, malgrado la grave crisi economica provocata dalla Prima Guerra Mondiale ed ecco l’altra grande comunanza con il tempo attuale. Si tratta di un rito scenico, una nuova forma di teatro musicale che con l'Opera, derivata ed evoluta dal Melodramma, non ha più legami, opera di un profugo (Stravinsky) sul tema dell'essere profughi.

Stravinsky racconta: «Ho concepito la prima idea dell'Histoire du Soldat nella primavera del 1917, ma non ho potuto approfondire quell'argomento perché intento alla stesura de Les Noces e a realizzare un poema sinfonico da Le Rossignol. Il pensiero di comporre uno spettacolo drammatico per un teatro ambulante m'era venuta parecchie volte alla mente fin dall'inizio della Prima Guerra Mondiale. Il genere di lavoro cui pensavo doveva esigere un organico di esecutori semplice e modesto al punto da permettere una serie di allestimenti in una tournée nelle piccole cittadine svizzere, ed essere altrettanto chiaro nel suo intreccio in modo che se ne afferrasse facilmente il senso. Il soggetto mi venne dalla lettura di quella novella di Afanasiev che racconta del soldato e del diavolo: in quella novella, quel che mi aveva colpito particolarmente era il modo in cui il soldato adescava il diavolo a bere molta vodka per poi dargli da mangiare una manciata di piombo, convincendolo che era caviale, così che il diavolo avidamente lo mangiava e tirava le cuoia. In seguito trovai altri episodi fiabeschi sul medesimo tema e cominciai a elaborare un soggetto: soltanto lo schema del lavoro è da attribuirsi ad Afanasiev e a me, perché il testo definitivo è opera di Ramuz, mio grande amico e collaboratore, a fianco del quale lavorai attentamente, traducendogli riga dopo riga il mio testo».

Informazioni e contatti

Maggiori informazioni sulla rassegna Teatro Ristori Digital sono disponibili sul sito .

Per seguire i concerti sarà sufficiente collegarsi alla pagina Facebook del Teatro Ristori o al canale YouTube.


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