Eventi

Manon Comerio Art Project presenta "Love Me!" scultura di Piera Legnaghi

Verona è un cuore capiente, ricco di amore da spandere e di speranza da elargire. Ogni suo battito è un'emozione, la nostra. Love Me! pum pum ♥ pum pum ♥ pum pum ♥ Ascolto il mio cuore che batte, che pulsa, che vive. Mi lascio cullare da questo battito e sfilano dentro di me particelle di vita. Perché in quel pum ♥ pum ♥ pum ♥ pum, c'è tutto, tutto quello che siamo, tutto quello che vediamo, sentiamo, gustiamo, tocchiamo, annusiamo. In quel battito ci sono il cielo, il mare, la natura, c'è l'universo intero. Ci sono io. Ci siamo noi.

Verona è un cuore che pulsa d'amore, perché così ha voluto Shakespeare. Verona irradia amore nei luoghi dove si è consumata la tragedia di Giulietta e Romeo. Un amore senza tempo. Quel cuore aperto, accogliente, realizzato dall'artista Piera Legnaghi, che incontriamo fuori dalla Tomba di Giulietta, ci ricorda che lì non c'è morte ma solo amore eterno. È un cuore libero il cui battito vola come una nota su un pentagramma. È forza e insieme leggerezza, raccolta in due semplici lamine incurvate, realizzate in acciaio verniciato di rosso.

Presentazione a cura di Maria Teresa Ferrari.

Inaugurazione Venerdì 10 febbraio ore 19.00 Corte Mercato Vecchio.

"Dall'amore diviso di Giulietta e Romeo a un messaggio di amore universale. Il cuore aperto - scrive la scultrice - è simbolo di amore, di pace, di solidarietà e tolleranza rivolti al mondo". Da oggi quel battito si fonde con un altro battito, generato da un altro cuore, realizzato sempre da Piera Legnaghi, che pulsa nel centro di Verona. Sembra nato da un soffio, da quell"Elan vital", energia vitale, tesa a emanarsi, effondersi, espandersi, incrementarsi in poche linee armoniose. Minimale, dinamica e sospinta da una forza magnetica, l'opera diventa sempre più intangibile, come una liberazione della materia da se stessa. Vuoto e pieno convivono in una danza d'amore. Qui, più che mai, l'arte di Piera Legnaghi è relazione, sia nel suo farsi sia nel sentimento di socialità, caratteristica della sua ricerca creativa. Relazione con lo spazio, con l'ambiente, con le persone, con se stessa.

LOVE ME! racconta di una temporalità eterna, di un cosmo centripeto, pulsa grazie alla partecipazione, anche fisica, dello spettatore che può muoversi nella scultura. Toccandola, abbracciandola con lo sguardo, vivendola, non si è più spettatori ma si diventa artefici dell'opera e così i suoi battiti diventano i nostri. È un cuore in divenire che raccoglie le emozioni di chi l'"abiterà". Anche solo per pochi attimi. Come ricorda Khalil Gibran ne Il Profeta: "Il vostro cuore conosce in silenzio i segreti dei giorni e delle notti. Ma l'orecchio anela ad ascoltare la voce della conoscenza nei vostri cuori".

Non sfida lo spazio, la scultura di Piera, ma lo accarezza e gioca col movimento e col tempo, perché vibra sulla memoria stratificata della storia del luogo che la circonda, relazionandosi con ognuno di noi. Come tutti i lavori di Piera Legnaghi, LOVE ME! esalta un'idea, un'emozione, che ritroviamo anche in piccole dimensioni, come nelle creazioni di gioielli che riprendono alcune delle sue forme scultoree, in questo caso il cuore, o in accattivanti sperimentazioni, come il cappello d'artista che nascerà per l'occasione. In quella culla degli affetti, dei sentimenti e delle emozioni, parte più intima dell'animo, proprio lì, dentro quel cuore (dal latino cŏr) da vivere, vi è la nostra memoria. Il ricordo richiama qualcosa che non è più qui o non è più adesso, ma che, tornando nel cuore, rivive offrendoci un dono immenso, quello di consultare il passato, di interrogarlo, per capire e comprendere le ombre nei loro sconfinati orizzonti di senso. Il cuore di Piera chiede di più. Ci invita a sottrarci agli avvenimenti di ogni giorno e ad aprirci agli altri nella dedizione e nella solidarietà, per essere capaci di cura e di responsabilità, nel presente e nel futuro. L'amore si arricchisce di significati e di innumerevoli riflessi, si veste di gioia, di emozione luminosa quando incontra, durante il cammino della vita, l'Infinito che sorregge, amplifica e compenetra l'amore terreno.

"Dov'è il tuo tesoro, lì è il tuo cuore" (Matteo 6, 21). Il nostro cuore è fatto per l'infinito e per l'evangelista solo il divino può davvero colmarlo. Quante cose può essere un cuore? Tutte le cose che vogliamo che sia. Per scoprirle seguiamo il consiglio di Etty Hillesum: "Vivere così completamente, con ogni battito del cuore, in questo adesso ricco e privato". Maria Teresa Ferrari gennaio 2017

BIOGRAFIA PIERA LEGNAGHI - Piera Legnaghi nasce nel 1945 a Verona dove vive e lavora. Opera nell'ambito della scultura concettuale usando materiali come l'acciaio, il ferro ed altro, prediligendo la grande dimensione. A partire dal 1970 ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all'estero.

Fra le personali, si ricordano: nel 1977 "Strappo", installazione al Museo di Castelvecchio, Verona, dove un lembo di prato viene sollevato e trattenuto da una grande curva in ferro; nel 1999 l'installazione alla Kutztown University, USA; nel 2004, al Castello di Pergine, "A cuore aperto". L'artista ha opere in collezioni pubbliche, private e musei, tra cui: "Tensione", Mart Museo d'Arte Moderna di Rovereto; "Grande Signora", Fondazione Umberto Severi, Maranello; "Underground", Palazzo delle Albere, Trento; "A cuore aperto", Tomba di Giulietta, Verona; "Slancio Vitale 2012" sulla rotatoria di Verona nord, realizzata per l'Autostrada del Brennero. Nel 2014 l'installazione "Escape" entra a far parte della collezione dell'Hotel Bellevue a San Lorenzo di Malcesine, Lago di Garda. Nel 2015, crea "Albedo" per il museo degli affreschi alla Tomba di Giulietta, Verona, ora in collezione privata.


Si parla di