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Ad aprile ritornano a Verona i Match d'Improvvisazione Teatrale

Dopo essere sbarcati per il primo anno nella città scaligera nel 2015, tornano a Verona i Match di Improvvisazione Teatrale, il format di improvvisazione più rappresentato al mondo a cura di Ardega, l'associazione culturale con sede a Brescia che fa parte del circuito nazionale dei Match di improvvisazione teatrale® e che realizza ogni anno corsi in collaborazione con il Teatro Nuovo di Verona presso la Scuola del teatro.

Appuntamento unico e da non perdere, i match, che si svolgeranno 3 venerdì consecutivi di aprile (1, 8 e 15 aprile) presso il Teatro SS. Trinità (Via Santissima Trinità, 4) alle ore 21.00, hanno fatto lo scorso anno a Verona il tutto esaurito quasi tutte le serate e per questo quest’anno è caldamente raccomandata la prenotazione.

Rappresentazioni teatrali completamente improvvisate nelle quali viene esaltata quella che è la tecnica dell'improvvisazione teatrale, i match portano in scena quest’anno solo attori professionisti (molti di loro anche insegnanti di improvvisazione teatrale) suddivisi in due squadre che in ogni serata si sfideranno in un duello dialettico. La prima serata si sfideranno in scena Verona contro Milano, la seconda serata Bologna contro Torino e la terza si contenderanno lo scettro di vincitori del torneo le vincitrici di primi due match.

Questa formula, diffusa in tutto il mondo dal 1977, anno in cui è stata inventata in Canada, prevede che gli attori in scena recitino senza copione e senza scenografia. Durante il Match, spettacolo di grande intrattenimento comico, gli attori sono così chiamati ad interpretare ogni volta uno spettacolo originale e mai scritto prima nel quale ognuno è anche regista, sceneggiatore e scenografo. Un maestro di cerimonia illustra al pubblico le varie fasi dello spettacolo, un musicista scalda la platea e fa salire la tensione sul palco, un inflessibile arbitro garantisce la qualità e la correttezza dell’incontro.

Il vero protagonista della serata è il pubblico, che suggerisce dei temi all’arbitro, che vota dopo ogni improvvisazione per l’una o per l’altra squadra per mezzo di un cartoncino bicolore determinando l’andamento del match e che può addirittura esprimere il proprio dissenso lanciando una ciabatta che gli viene fornita all’ingresso.

I Match sono un grande rito collettivo che coinvolge non solo gli attori in scena, ma anche il pubblico. Attraverso le tecniche dell'improvvisazione, la nostra sfida è quella di costruire su un palco storie assolutamente inedite e per farlo sono necessari due semplici concetti: l'ascolto e l'accettazione della proposta dell'altro. Costruiremo, battuta dopo battuta, una storia che abbia un inizio, uno svolgimento ed una fine e che può spaziare dagli stili più disparati: Pirandello, Shakespeare, Tarantino, sceneggiata napoletana e perché no, anche i cartoni animati giapponesi. Tutto quello che il pubblico ci chiede, noi lo facciamo" dice Alessandro Zanetti, responsabile della sede di Verona di Ardega, attore professionista e docente di improvvisazione.

La storia dei match

1977, Montréal. Due attori canadesi (Robert Gravel e Yvon Leduc) con precedenti esperienze nel campo dell’improvvisazione creano una nuova formula di spettacolo: il match di improvvisazione teatrale, realizzando l’utopia di una pérformance completamente improvvisata. Nato in via sperimentale il match, diffuso per sette anni in diretta televisiva, diventa in Canada un fenomeno nazionale e si diffonde a macchia d’olio in varie parti del mondo.

I match sbarcano in Italia nel 1989 a Firenze, dove viene presentato il primo campionato nazionale. Il progetto si diffonde poi rapidamente in altre città italiane dove vengono attualmente tenuti dei corsi di formazione sul teatro di improvvisazione.

Di grande portata la rete di interscambio internazionale. La nazionale italiana di improvvisazione, che ha all’attivo numerose tournées all’estero, ha vinto nel ’98 a Lille il campionato del mondo di improvvisazione teatrale FRANCE 98.


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