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Il mestiere dell'architetto. Conversazioni: tre "aperitivi in cantina" per valorizzarne figura, funzione e ruolo

Etica, sostenibilità, rigenerazione urbana, ma anche "politica", architettura partecipata, formazione ed estetica. Tanti gli spunti ed i temi al centro delle tre Conversazioni "IL MESTIERE DELL'ARCHITETTO" promosse dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Verona per riscoprire il mestiere e la professione dell'architetto, umanista prima ancora che figura tecnica, capace di rimettere al centro l’uomo, la bellezza e le comunità̀: l’architetto lavora per le persone ed interviene sugli spazi e l’ambiente che quelle persone vivono. Le Conversazioni sono pensate come tre “Aperitivi in cantina”, dove la cantina “diventa casa”, luogo del territorio, scelto perché ha una storia architettonica da raccontare.

FOCUS INCONTRI - Il ciclo prende il via venerdì 12 novembre alle ore 18 al Wine Shop di Villa San Carlo (Via della Segheria 1/H - Montorio, Verona) con il tema "Scuola, quali spazi, quali materiali, quale etica" e un esempio principe di architettura sostenibile in contesti di emergenza. A raccontare, infatti, il progetto “La scuola di gomme”, costruita nel 2009 nel villaggio beduino di al-Khan al-Ahmar in Palestina, sarà il suo progettista, l’architetto milanese Alessio Battistella, docente allo IED di Torino e al Politecnico di Milano, socio fondatore e presidente della Società Cooperativa ARCò – Architettura e Cooperazione che ha realizzato la scuola con 2200 pneumatici recuperati da discariche: riempiti di terra costipata e poi rivestiti esternamente di argilla sono diventano i mattoni e le pareti della scuola nel deserto, tuttora operativa. Con Battistella e Cavallo dialogherà l’architetto veronese Mario Bellavite, attivo nel settore del design, esperto nella progettazione pubblica (si veda il progetto della scuola secondaria di primo grado a Cerro Veronese) con particolare attenzione alla qualità degli spazi, per una qualità di vita delle persone. Suo, inoltre, l’intervento di rigenerazione urbana negli edifici dell’ex lanificio “Sapel” a Montorio in cui risiede il Wine Shop della Società Agricola Villa San Carlo che ospita l’incontro, luogo pregiato di archeologia industriale, oggetto - oggi - di valorizzazione e riconversione.

«Questa iniziativa, che mette a fuoco l’identità del nostro mestiere - sottolinea Paola Bonuzzi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Verona -, risponde all’impegno dell’Ordine nel porre grande attenzione, in questo post pandemia, al ruolo della professione e della figura dell’architetto che deve essere centrale nel dibattito pubblico, nel governo del territorio e nel dialogo con la città». «Vogliamo tornare ai fondamenti umanistici della nostra professione, anche attraverso la forma scelta per questi incontri - spiega Daniela Cavallo, architetto, coordinatrice dell’iniziativa -. La conversazione come confronto generativo di idee, al di fuori dalle sedi istituzionali: una forma che diviene sostanza nell’incontro con il territorio, le “nostre” cantine vitivinicole che profumano di terra, raccontano storie di famiglie e sono, non dimentichiamolo, luoghi di architettura».

GLI ALTRI APPUNTAMENTI - Martedì 16 novembre alle ore 18.00, nella sede della Cantina Farina (Pedemonte, via Alberto Bolla, 11), per il tema “Costruire cittadini, coltivare dubbi”, l’architettura come “politica” e come progetto partecipato, interverranno l’architetto Gianluca Peluffo, tra i più importanti architetti italiani e Filippo Bricolo, docente a contratto del Politecnico di Milano – Scuola di Architettura e Società, sede di Mantova. Ad unirli il vivere la ricerca creativa come esigenza di dare risposte mai definitive. Ovvero, essere costruttori di significati ma, al contempo, esploratori di dubbi perché è nella domanda che si fanno spazio le soluzioni possibili.

TERZO EVENTO - Ultimo appuntamento, venerdì 3 dicembre a Villa Spinosa (Località Jago di Negrar - Verona) con Mosè Ricci, ordinario di Urbanistica e Progettazione all’Università di Roma e l’architetto veronese Paolo Richelli a dialogare sull’evoluzione dei canoni estetici nel tempo e in riferimento ai luoghi. “Stile che cambia, dal Mediterraneo ai paesi dell’est”, il titolo scelto per i due professionisti che su quelle rotte hanno indirizzato studi e progetti. Ricci coordina la ricerca triennale “Midways. Le vie del Mediterraneo” dell’Accademia dei Lincei che promuove elementi di identità offuscati o cancellati dai processi più intensi di sviluppo turistico.

Gli incontri, con presentazione green pass, sono aperti alla cittadinanza previa segnalazione alla mail: .

Per gli architetti iscritti gli incontri avranno valenza formativa (2CFP) con registrazione sulla piattaforma Im@teria. Diretta FB anche dalla pagina dell’Ordine, in collaborazione con la testata Heraldo


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