Eventi

A San Giorgio di Valpolicella la mostra "Le orme dell'universo"

Sono oltre 50 le sculture, più una decina di opere pittoriche, frutto del lavoro dell’artista di origine tedesca Maximilian Leuthenmayr, che saranno in mostra a partire dal prossimo sabato 10 novembre 2018 dalle ore 18,00. La galleria che le accoglie fino all’8 dicembre è la (G)Love Bank, gestita da Moreno Danzi, in Piazza della Pieve 14 a San Giorgio di Valpolicella, da quest’anno riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia.

Le dimensioni delle sculture selezionate vanno dai 20 cm. di altezza al metro e mezzo e oltre. Sono opere per lo più in legno – essenze che comprendono il noce, il faggio, l’ulivo, l’abete, il tiglio e il bosso – alcune lasciate con le venature in vista, quasi tutte rigorosamente trattate con colori e materiali di origine naturale. Lapislazzuli, terra di Siena, nero di seppia, sabbia d’oro, polveri minerali e vegetali, sono solo alcuni dei coloranti utilizzati dallo scultore. La lucidatura è realizzata con la gommalacca, resina prodotta dalla cimice della lacca originaria dell’India e dell’Asia sudorientale, utilizzata in Europa a partire dal ‘700, e con caseina, calce e bianco d’uovo.

«Sono tecniche antiche, in parte già utilizzate dagli Egizi e prima di loro dai popoli della Mesopotamia» – spiega Max, nome con cui l’artista firma molte delle sue opere. «Devo la conoscenza di queste tecniche straordinarie alla mia formazione come restauratore ligneo, soprattutto di opere d’arte sacra. Il restauro mi ha insegnato la disciplina, oltre che la conoscenza profonda del legno e delle sue incredibili potenzialità» – prosegue l’artista.

«Dal 2000 ho rallentato l’attività come restauratore e ho potuto ampliare la mia produzione artistica, dando forma e volume all’idea dell’arte come evoluzione alta dell’artigianato, dove l’immaginazione si fonde con il rispetto della materia prima, e dove la mano dell’artista segue la vocazione del legno per trasformarlo in scultura». La scelta del legno al posto della classica tela ha riguardato anche i dipinti che riprendono forme astratte e primigenie, con tenui o vivaci colori pastello che rimandano alla tradizione dell’arte medievale.

Spicca, come un unicum fra tutte, una scultura in plastica dalla forma totemica. Il materiale, trattato con i medesimi colori e tecniche di copertura, se non fosse per la leggerezza del manufatto, non si distinguerebbe affatto dal legno.

 «Un residuo riciclato da una lavorazione con stampante 3D. È stata la prima volta che ho scolpito un blocco di plastica, e l’ho trovato divertente, per la sua morbidezza e duttilità» – conclude Leuthenmayr.

Al termine dell’inaugurazione, a cui prenderanno parte le autorità locali, è previsto un momento conviviale con un vin d’honneur. La galleria aprirà dal giovedì al sabato, dalle ore 16 alle 19.


Si parla di