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Esposti fino al 6 giugno al Museo degli Affreschi di Verona i "volti" di Beppe Perin

Saranno da oggi esposti e visibili al pubblico, all’interno del Museo degli Affreschi Cavalcaselle, i nove autoritratti “Volti” del pittore vicentino Beppe Perin, grazie all’installazione voluta dai familiari nell’ala dell’ex chiesa di San Francesco al Corso. L’esposizione è stata presentata dal consigliere comunale incaricato alla Cultura Antonia Pavesi.

“L’Amministrazione è onorata di poter mostrare queste opere, donate lo scorso anno dai familiari dell’artista Margherita Rossetti e Roberto Perin ai Musei civici di Verona – ha detto Pavesi – grazie alla particolare struttura che li contiene sarà possibile osservare i ritratti come fossero icone di un teatrino, che ruotano e si alternano continuamente”. L’installazione resterà esposta fino al 6 giugno, così da esser visibile al pubblico anche durante la “Notte dei Musei”, che si terrà il prossimo 21 maggio.

Il vicentino Beppe Perin (1950-1994) fu pittore e restauratore, protagonista di una vita artistica intensa e appassionata, cominciata con la formazione all’Istituto d'Arte "Napoleone Nani" di Verona e culminata nel 1969 nella collaborazione a Milano con un grande maestro del Novecento italiano quale Enrico Baj (1924-2003). Tra il 1972 e il 1973, Beppe Perin realizzò nove autoritratti di identico formato (cm 46x79) nei panni di nove figure rappresentative della società e della tradizione: l’Operaio, il Vescovo, la Signora, la Prostituta, il Bambino, il Soldato, il Dandy, il Diavoletto, l’Angelo.


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