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Il convegno “Navigabilità dell'Adige: un'utopia possibile", martedì 31 maggio all’Istituto per geometri Cangrande

Ogni grande città nasce attorno al suo fiume. Per secoli l’Adige è stato il principale protagonista della nostra città. Questo fiume ha vissuto in simbiosi con la città stessa,  con le sue attività economiche e commerciali, costituendone la principale via di comunicazione. Da poco più di un secolo questo matrimonio si è sciolto e il fiume non è stato più considerato un fattore di sviluppo.  Anzi, è stato sempre più considerato un corpo estraneo, una minaccia per la città, da cui proteggersi innalzando  alte mura di protezione.

Verona vuole riconquistare il suo rapporto vitale con il fiume e per questo l’Associazione Futuro Popolare, presieduta da Gilberto Pozzani, vuole presentare alla cittadinanza veronese e alle categorie economiche uno studio di fattibilità di un progetto che ha lo scopo di rendere navigabile questo fiume, com’era nel passato e renderlo fruibile soprattutto sotto l’aspetto turistico. Ci viene offerta un’immagine dall’acqua del tutto nuova della nostra città e  l’opportunità di  diversificare l’ offerta turistica, creando nuova occupazione .

Il progetto sarà presentato in un convegno dal titolo “Navigabilità dell’Adige: un’utopia possibile” che si terrà il giorno 31 maggio 2016, alle ore 20.30, presso l’Istituto per geometri Cangrande in Corso Porta Nuova, Verona. Interverrà per gli aspetti storici il prof. Marco Pasa, ricercatore, e per la presentazione dello studio di fattibilità l’ing. Simone Venturini.  Chiuderà il convegno il consigliere regionale Stefano Valdegamberi.

Il tema è di sicuro fascino e si dimostrerà la sua fattibilità anche negli aspetti economici, per offrire alla città una proposta concreta in grado di trasformare un’utopia in realtà.


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