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Referendum Costituzionale: le ragioni del No e del Sì a confronto

Venerdì 28 ore 20.45 presso il centro Tommasoli  di via Perini si terrà un confronto tra il NO e il SI’ a proposito del referendum costituzionale. La campagna elettorale è entrata ormai nel vivo. Restano purtroppo molto in ombra i contenuti della riforma e lo scontro è prevalentemente motivato da valutazioni legate a schieramenti politici o a considerazioni tattiche di opportunità. Tutto legittimo ma i cittadini per scegliere dovrebbero essere messi nella condizione di capire cosa realmente cambia con la riforma e se cambia in meglio  o in peggio. Naturalmente le valutazioni sono le più diverse ma devono condensarsi purtroppo in una sola scelta: SI’ o NO su una serie di materia molto complesse e diverse tra loro. Questa è la scelta che è stata fatta.  Approvare o  respingere in blocco.

 

L’associazione regionale  “Sinistra XXI secolo”, nata per affrontare i grandi temi del secolo presente , ha voluto organizzare un confronto tra due autorevoli esponenti dei due schieramenti per mettere le persone nella condizione di scegliere a ragion veduta. Ci preoccupa molto il fatto che questi confronti tra posizioni diverse non siano diffusi e ciascuno si chiuda nei suoi argomenti. Il paese che uscirà dal voto sarà spaccato a metà se saranno confermati i sondaggi. Molte persone hanno dichiarato che non andranno a votare e così il rischio concreto è che la riforma costituzionale invece di unire il Paese finisca per dividerlo in modo pesante e pericoloso anche a causa dei toni sprezzanti che vengono usati da alcuni nella campagna elettorale.

La Costituzione è materia di primaria importanza  e ogni azione che permetta ai cittadini di capire meglio su cosa sono chiamati a decidere va promossa. Ha una lunga e gloriosa storia che parte dal 1948 e nel corso degli anni è stata più volte modificata con interventi su articoli precisi. Per la seconda volta viene proposto un referendum che ne modifica circa un terzo degli articoli. Nel 2006 venne respinto a grande maggioranza. Nel 2016 vedremo il 4 dicembre cosa deciderà il popolo italiano.


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