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Benedetta Tobagi in Feltrinelli presenta il suo nuovo libro "La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confini"

Alla Libreria la Feltrinelli di Verona in via Quattro Spade 2, venerdì 21 ottobre 2016 alle ore 18.00, Benedetta Tobagi presenta il suo nuovo libro La scuola salvata dai bambini Viaggio nelle classi senza confini (Rizzoli). Interviene Roberto Fasoli.

Benedetta Tobagi compie un viaggio nelle classi multiculturali delle nostre scuole. Un’inchiesta appassionata e coinvolgente, dedicata agli insegnanti, ai bambini e ai loro genitori per costruire insieme un futuro di speranza. “L’importante è che la maestra sia brava”: ecco il mantra che guida i genitori nella scelta della scuola dei propri figli. Sì, ma se poi in classe ci sono dei bambini stranieri? Per farla finita con i luoghi comuni (e i timori incontrollati) che serpeggiano fra i banchi, Benedetta Tobagi è andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie pubbliche. Un viaggio che è cominciato ad Amatrice e ha toccato Roma, Brescia, Ancona, Torino, i paesini della bassa mantovana, ma anche realtà più di frontiera come Udine e Palermo. In Italia ci sono molti maestri e dirigenti bravi, ma la buona volontà non basta. I bambini stranieri in realtà si rivelano una ricchezza, non un ostacolo. Crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo più grande. «È come fare un Erasmus stando a casa».

A Palermo studenti universitari e “minori stranieri non accompagnati” frequentano insieme gli stessi corsi di italiano. A Genova e Milano invece uno dei momenti più attesi dagli alunni è la condivisione di parole e storie del proprio Paese d’origine. Ci sono scuole che si specializzano nello sport o nella musica, altre che istituiscono attività extra senza chiedere costi aggiuntivi ai genitori. E poi ci sono tutti quei docenti che messi alle strette dai tagli alla scuola pubblica fanno i salti mortali con il sostegno di pochi colleghi motivati. Benedetta Tobagi racconta con partecipazione le piccole e grandi gesta di questi allievi e dei loro maestri che sanno come «accompagnarli senza imbrigliarli, senza condizionarli, senza togliere dalle loro ali di farfalla la polvere sottile che consente di prendere il volo».


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