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Nell'ambito del festival "SOAVeg" la presentazione del libro "SALVI! Animali, rifugi e libertà"

"SALVI! Animali, rifugi e libertà" (Safarà Editore, giugno 2016), a cura di Valentina Sonzogni e con postfazione di Leonardo Caffo, è un saggio fotografico costruito su 11 interviste, la prima opera dedicata a indagare da vicino, con la forza delle immagini e delle parole dei loro fondatori, la realtà dei rifugi e dei santuari animali italiani.

Verrà presentato all'interno dell'inaugurazione di SOAVeg va in città - Festival vegano antispecista il 23 luglio alle ore 17 a Montorio (in via Lanificio 60, presso il "Circolo 1° Maggio", provincia di Verona). Alla presentazione parteciperanno la curatrice Valentina Sonzogni, Sara D’Angelo dell'Associazione Vitadacani onlus e Francesco Cortonesi dell'ex zoo di Cavriglia. L'evento si terrà anche in caso di maltempo.

IL LIBRO - Gli animali non umani non più fonte di reddito e liberati da qualsiasi tipo di industria – che sia alimentare, del divertimento o dell’abbigliamento – sono individui che con molte probabilità non saranno in grado di reinserirsi, o essere reinseriti, in natura. L’esigenza, quindi, di creare un rifugio in cui venisse loro offerta una reale possibilità di esistenza ha fatto sì che sorgessero numerosi luoghi in cui questo ideale è divenuto concreta realtà.

Una realtà aperta al pubblico che sta riscontrando notevole successo - particolarmente importante l'esperienza del Parco di Cavriglia che, unico in Italia, da zoo è divenuto santuario per animali - ma che ancora galleggia in un vuoto legislativo. Per legge infatti gli animali dei rifugi e dei santuari devono essere sottoposti alle stesse procedure veterinarie e burocratiche degli individui che si trovano negli allevamenti.

Ma cos’è un rifugio per animali? Dove si trova e come funziona?

Chi ci lavora e chi ci vive?

Salvi! esplora l’inedito mondo dei rifugi e santuari animali presenti nel territorio italiano: luoghi in cui è possibile sperimentare l’empatia che lega ogni essere vivente, i santuari animali si svelano qui nella passione che anima i loro fondatori e nella pratica quotidiana.

LE INTERVISTE DEL LIBRO - "Salvi!" è un viaggio di scoperta attraverso le voci del Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica di Ficuzza (Palermo), Ippoasi - Fattoria della Pace (Pisa), Porcikomodi (Milano), The greenplace (Viterbo), La collina dei cavalli (Reggio Emilia), Il Parco di Cavriglia (Arezzo), il rifugio di Torreano (Udine), il Parco dell’Abatino (Rieti), la Rete dei Santuari di Animali Liberi, il Progetto Quasi (Roma).

Conclude il viaggio  un'intervista a James Myers, fondatore di Animal Aid Unlimited, santuario animale di Udaipur, India, nonché una proposta di legge sulla gestione degli animali da reddito a cura di Roberto Bennati, vicepresidente di LAV.

"SALVI!" è la seconda pubblicazione della collana Animalia di Safarà Editore, dedicata al rapporto animali umani e non umani, inaugurata dal saggio fotografico "Noi animali - We Animals" della pluripremiata fotoreporter canadese Jo-Anne McArthur.

La curatrice - Valentina Sonzogni è storica dell’arte e dell’architettura. Con Leonardo Caffo dirige la rivista di studi animali «Animot. L’altra filosofia». È presidente dell’associazione Gallinae in Fabula Onlus, per la quale segue progetti di ricerca sull’animalità.

Leonardo Caffo, autore della postfazione è filosofo, lavora al Laboratorio di Ontologia dell’Università di Torino e dal 2017 è professore invitato di Ontologia del Progetto al Politecnico di Torino. Editorialista del «Corriere della Sera» per La Lettura, con Valentina Sonzogni è co-direttore della rivista «Animot» e vincitore del Premio Nazionale Filosofia Frascati 2015.

«I rifugi aspettano di essere visitati, “gli animali vengono verso di noi” in continuazione come raccontava Wittgenstein, e questo libro è un (non)manifesto: visitateli, correte, portate i bambini a guardare gli animali prima che sia troppo tardi.

Andate a conoscere le loro storie, le storie di chi ce l’ha fatta, le prospettive affinché tutti riescano a nascere se e solo se possono vivere in libertà»

Dalla postfazione di Leonardo Caffo


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