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Lo spettacolo "Isabel Green" di Teatro Atir in scena allo Spazio Cultura Modus

Dopo il fortunato debutto sold out al Teatro Elfo-Puccini di Milano, approda a Verona allo Spazio Cultura Modus, in data unica venerdì 2 febbraio alle 21.15, l'acclamato spettacolo "Isabel Green" di Teatro Atir, scritto da Emanuele Aldrovandi e diretto da Serena Sinigaglia. L'emozionante monologo ispirato al saggio "La società della stanchezza" di Byung-Chul Han e interpretato da Maria Pilar Pérez Aspa, apre ufficialmente la rassegna T-Donna, un ciclo di spettacoli e incontri dedicati all'universo femminile e alle sue innumerevoli sfaccettature con interpreti d'eccezione, programmati negli spazi di Modus dal 2 febbraio al 10 aprile 2018.

Sul palco, una stella del cinema al picco della sua carriera alle prese con le sue fragilità e insicurezze: l'affermata attrice hollywoodiana Isabel Green nel momento della premiazione, alla cerimonia degli Oscar. Tra le mani stringe la statuetta come migliore attrice, un premio che sognava sin da quando era bambina. Dovrebbe essere al massimo della felicità ma dentro di lei qualcosa non va. Mentre all'esterno cerca di dissimulare, internamente i si trova a fare i conti con i propri pensieri e con la propria infelicità, in una dimensione solitaria in cui le riflessioni sulla propria vita si mescolano al tentativo di far fronte alla situazione attuale.

Gli appuntamenti della rassegna T-Donna in dettaglio

Gli spettacoli che compongono la rassegna andranno in scena tutti i venerdì, dal 2 febbraio al 6 aprile 2018 negli spazi di Modus (a eccezione dello spettacolo di Giuliana Musso, in programma l'8 marzo al Teatro Camploy).

Si parte il 2 febbraio con il primo appuntamento: “Isabel Green”, una produzione di Teatro Atir per la regia di Serena Sinigaglia, ispirato al saggio “La società della stanchezza”.

A seguire, il 9 febbraio sarà il turno del monologo “L’Amore impaziente” interpretato dalla grande attrice e volto noto della tv Daniela Poggi che affronta il rapporto di una donna con Dio, espressione dell'amore per l'uomo.

Il 16 febbraio (con replica il 17) andrà in scena Marta Cuscunà con “La semplicità ingannata”, liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle clarisse di Udine, mentre il 23 febbraio Michela Mocchiutti proporrà lo spettacolo surreale e grottesco “Marzia su Roma”, una riflessione sul ruolo della politica nel mondo contemporaneo.

Per le celebrazioni della festa della donna, l’8 marzo Giuliana Musso porterà in scena al Teatro Camploy, lo spettacolo clou “Sexmachine”: un monologo per più voci; sei personaggi che, visti in sequenza, formano un quadro di contemporanea umanità, complessa, multiforme, ridicola, sincera.

Si prosegue il 16 marzo con “Bye Bye Barbablu” di Lucia Schierano: una rilettura critica in chiave psicoanalitica della celebre fiaba, per riflettere sul tema della violenza sulle donne. Il mese di marzo si conclude con due nuovi appuntamenti: “Virginia va alla guerra” (23 marzo) di Norina Benedetti, che racconta della Grande Guerra vissuta da una ragazzina e dalla sua gallina attraverso il territorio friulano e italiano e “Alma e le altre” (30 marzo) di Eadem produzioni, per la regia di Marco Brogi, dedicato alla condizione delle compositrici a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Conclude la rassegna “Guilty (Colpevoli)” di Roots Compagnia Teatrale, scritto e diretto da Consuelo Trematore con Alessia Antinori, Laura Murari, Sabrina Pedrett e Marisol Trematore, dedicato a quattro figure femminili che nei secoli e nell’attualità hanno saputo imporre la propria emancipazione, subendone coraggiosamente le conseguenze. Lo spettacolo verrà proposto eccezionalmente in tre serate: mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6 aprile.

A corollario degli spettacoli, dal 13 febbraio al 10 aprile, è previsto un ciclo di cinque conferenze pomeridiane a ingresso gratuito, organizzate in collaborazione con il Comune di Verona e con l’Associazione Giuriste Veronesi (VE.G.A.). Gli incontri, parte integrante della rassegna T-Donna, saranno occasione per affrontare alcuni tra i temi di attualità più sentiti e dibattuti come la violenza sulle donne e le disparità di genere e intendono coinvolgere la cittadinanza in un dialogo aperto e costruttivo attraverso un approccio anti convenzionale.

Spazio Cultura Modus è l’articolato progetto artistico e culturale del regista e direttore artistico Andrea Castelletti. Uno spazio unico per sei modalità: il teatro, la musica, il cinema, gli incontri, i laboratori e gli eventi speciali. Internazionalità, professionismo, spettacoli di valore sono i principi guida della direzione artistica di Modus che si rispecchiano nella proposta artistica e culturale, costituita da una serie di rassegne e da un nutrito numero di eventi con artisti di fama nazionale e compagnie provenienti da tutta Europa. Uno spazio sorto grazie al sogno del suo direttore artistico e al crowdfunding della società civile.

Per informazioni sugli eventi e prenotazioni: www.modusverona.it


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