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La storia medioevale di Montorio: incontro di approfondimento con il prof. Varanini

Appunti di storia con il Prof. Gian Maria Varanini ordinario di Storia del Medioevo all’Università di Verona e presentazione del nuovo dépliant sul Castello di Montorio realizzato dal Comitato Fossi di Montorio.

Montorio nel Medioevo - Sala Giovanni Paolo II

11 aprile 2019 – ore 20.45

Tra la fine del sec. VII e l’inizio del sec. VIII prende forma l’organizzazione politica e militare del territorio di Montorio: si assiste ad una notevole diffusione di proprietà ecclesiastiche e monastiche. Ciò è confermato da un antichissimo documento: il diploma datato 11 novembre 995, col quale l’Imperatore Ottone III dona ufficialmente al monastero di San Zeno e ad Audiberto, Vescovo di Verona, il Castello di Montorio ed il suo distretto con diritti sulle acque del fiume Fibbio.

Attorno al secolo X inizia per Montorio quell’epoca d’oro che per un intero millennio lo porterà ad essere la più grossa realtà industriale del veronese. Le acque del Fibbio sono il ‘petrolio’ che fa funzionare un notevole numero di mulini, folli con le gualchiere per la lavorazione della lana, impianti per la macinazione del gesso, cartiere ed infine i magli per la lavorazione del ferro.

La febbrile attività produttiva delle industrie di Montorio viene incrementata con l’avvento degli Scaligeri. Nel 1273 Alberto della Scala fa erigere sui resti dell’antico palazzo vicino allo Squarà, una grande costruzione in stile gotico a doppio ordine di logge chiamata la “Loza” e Cangrande elegge questo palazzo a sua residenza estiva e lo circonda di orti e di un magnifico giardino.

La straordinaria bellezza di questo luogo di delizie con le sue abbondanti acque, le sorgenti sparse ovunque, i caratteristici mulini, i broli e le splendide ville dei signori è tale da attirare l’attenzione di illustri letterati


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